E’ di nuovo emergenza idrica a Civitavecchia. Il week end ha lasciato in eredità, oltre alla consueta diminuzione della portata di Acea determinata dalla maggior richiesta nelle località balneari a sud della città, due distinti guasti che hanno interessato l’Oriolo e il Mignone. Per quanto riguarda il primo, già annunciato sabato scorso dal Trc Giornale, si è determinata una notevole diminuzione della portata al punto che, per informativa dello stesso assessore ai lavori pubblici, Ceccarelli, adesso arrivano al massimo 10 litri al secondo.
Un guasto ad una delle pompe del Mignone, ha invece portato ad un massimo di 50 litri al secondo la già insufficiente portata di Hcs stimata in 75 litri al secondo. Insomma, improvvisamente sono venuti a mancare alla rete idrica cittadina 70/80 litri al secondo e le ripercussioni negative sono state immediate. Ieri, nelle zone servite da Acea, l’acqua è mancata in molte abitazioni ed in altre la pressione è andata progressivamente diminuendo nel corso della giornata. E’ andata peggio nei quartieri di competenza di Hcs, dove in alcuni casi l’acqua è mancata del tutto e sta tuttora mancando. Ci riferiamo, in particolare a San Liborio, Cisterna Faro, via Terme di Traiano alta, Campo dell’Oro alta e Boccelle, dove in alcuni casi la situazione è davvero grave. Secondo l’assessore Ceccarelli entrambi i guasti, sia quello di Oriolo che quello del Mignone, dovrebbero essere riparati entro domani. Inevitabili, quindi, le massicce richieste di aiuto al servizio autobotte.
Decine i cittadini che hanno chiesto di poter usufruire del servizio, ma anche in questo caso la situazione non è delle migliori. Inizialmente, infatti, era disponibile la sola autobotte del Comune, che prima deve servire le famiglie dove si trovano persone con problemi di salute appositamente segnalate dalla Asl e solo dopo può indirizzarsi verso le utenze normali. Poi, nel corso della mattinata, è arrivata la richiesta alla Ditta Sacchetti che ha messo a disposizione un suo mezzo. Nessuna notizia, invece, dell’autobotte della caserma “Piave”, che non viene più mandata a supporto da prima di Ferragosto.