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E’ scontro tra la Uil e la cooperativa Csl, che opera al Centro Distribuzione Conad del Tirreno. L’organizzazione sindacale chiede chiarezza su una serie di situazioni che hanno portato, lo scorso 29 giugno i lavoratori a scioperare, denunciando carichi di lavoro eccessivi, procedure organizzative poco chiare e continue pressioni per il raggiungimento di livelli di produttività elevati.
La Uil denuncia che ad oggi la maggior parte dei lavoratori che hanno messo in evidenza problematiche di salute, sono stati giudicati dal medico competente aziendale “non idonei temporaneamente alla mansione specifica” e sospesi dalla società, prima con godimento di ferie e permessi, successivamente dalla retribuzione. L’organizzazione sindacale chiede ancora chiarezza sulla decisione di sospendere lavoratori giudicati inidonei temporaneamente alla mansione specifica di facchino, quando contrattualmente sono inquadrati col profilo professionale di carrellista. La Uil, infine, annuncia che continuerà a chiedere chiarimenti in tutte le sedi opportune e con qualsiasi mezzo a disposizione su questioni che riguardano la salute dei lavoratori e che cercherà di coinvolgere nuovamente la società, nonostante si sia sottratta a dare risposte alle molteplici comunicazioni dell’ultimo mese.