“Una passeggiata fa sempre bene?”. Parte da questa domanda l’intervento del dottor Marco Di Gennaro, che fa una riflessione sull’inquinamento.
“ A questo interrogativo – spiega Di Gennaro – risponde un recente studio pubblicato nel gennaio 2018 sulla rivista Lancet nel quale si sono analizzate le risposte respiratorie e cardiovascolari di soggetti con malattie croniche polmonari e cardiache a confronto con soggetti sani dopo una passeggiata di due ore in una via con inquinamento da traffico e dopo una passeggiata in un’area priva di traffico. I risultati parlano chiaro confermando quello che già si sa sui deleteri effetti dell’inquinamento da prodotti della combustione di combustibili fossili. In soggetti sani passeggiare in un’area priva di traffico si associa ad effetti benefici sulla funzionalità respiratoria, benefici non presenti dopo la passeggiata in una via piena di traffico. I pazienti con malattia ostruttiva polmonare dopo la passeggiata nel traffico mostravano un peggioramento di tutti i sintomi ( tosse, escreato, dispnea e broncospasmo ) della loro malattia ricavando invece un lieve beneficio dalla passeggiata in una zona senza traffico. La stessa funzionalità cardiovascolare veniva alterata dalla esposizione all’inquinamento dopo la breve passeggiata in tutti e tre i gruppi di soggetti; migliorava invece dopo la passeggiata nel parco. È noto che l’inquinamento atmosferico costituisce uno dei più importanti motivi di rischio ambientale per la salute ed è associato anche con un aumento delle morti premature dovute soprattutto a cardiopatia ischemica ed a malattia ostruttiva cronica polmonare. Le emissioni dei motori diesel in particolare e quelle derivanti da pneumatici e dai freni degli autoveicoli, composte da polveri fini ( con diametro di 10, 2.5 e 0.1micron ) e da gas nocivi come il diossido di azoto ( NO2) si sono dimostrate, sia nel breve che nel lungo termine, particolarmente dannose per l’uomo. A tal riguardo risultano incomprensibili le “ ricerche” che alcune case automolistiche tedesche stavano conducendo. Non esiste, infatti, un livello di inquinamento che non sia nocivo. Ogni sforzo deve, quindi, essere fatto sia a livello individuale che politico per restiture ai cittadini un’aria degna di questo nome”.