Si chiude per il momento, e non nel modo atteso, la questione dei sedici vigili urbani precari. Il sindaco Moscherini, questa mattina in conferenza stampa dalla sala Cutuli di palazzo del Pincio, nel precisare in primo luogo che "non ci sono due sindaci e nemmeno due giunte", ha ricordato che la materia dei vigili urbani "dipende direttamente" da lui. Ha poi spiegato che l'amministrazione "ha fatto il massimo possibile per la stabilizzazione ma che non si possono comporre atti illegittimi.
Quando avevo assicurato la stabilizzazione per tutti – ha proseguito – l'avevo fatto con un quadro normativo diverso, che è stato modificato dalla Legge Finanziaria del Governo Prodi. In base a essa resta escluso chi non ha maturato i requisiti per la stabilizzazione entro il 27 settembre del 2007, equiparando in questo modo, e giustamente, i diritti sanciti per il privato e quelli per il pubblico". Quindi, la situazione è la seguente: "Allo stato attuale se il Comune ha bisogno di vigili – ha proseguito il primo cittadino – fa un bando, ma nelle more di espletamento delle procedure non possiamo riconfermare coloro che avevano il contratto a tempo determinato. Bisogna invece riprendere la graduatoria del vecchio concorso e attingere da lì le unità che servono". Per il sindaco, agendo in altro modo, non solo si "andrebbe a ledere il legittimo diritto di chi può, e deve essere assunto" ma si incorrerebbe "in atti illegittimi, che non possiamo assolutamente permetterci, dal momento che la norma è molto chiara e che nessun dirigente si è assunto la responsabilità di avallare per iscritto altre interpretazioni". Intanto proprio questa mattina, il comandante del corpo di Polizia Municipale, Carlo Sisti, ha confermato al sindaco la necessità di "implementare l'organico". Moscherini ha quindi annunciato che si farà il bando, peraltro già pronto, e che l'espletamento dipenderà anche dal numero delle domande. Quanto ai sei co.co.co. (quattro ai call center, uno alla cultura e l'altro all'ufficio stampa) il sindaco ha chiarito che per le loro proroghe "non ci sono dinieghi".