A Tolfa tornano i bambini saharawi. Dopo le iniziative dei mesi scorsi a sostegno del popolo che vive nei campi profughi di Tindouf (Algeria), che avevano portato il sindaco Alessandro Battilocchio a recarsi presso gli accampamenti insieme ad una delegazione di insegnanti, la cittadina collinare si prepara ad accogliere anche quest’anno un gruppo di dieci piccoli ambasciatori di pace.
I bambini, che si tratterranno dal 26 giugno al 12 luglio, avranno così la possibilità di trascorrere alcune settimane di vacanza insieme ai loro coetanei italiani, di incrementare la loro scarsa alimentazione fatta di riso e legumi e di essere sottoposti a visite e controlli medici, ma soprattutto testimonieranno la loro difficile situazione di profughi nel deserto del Sahara. Il progetto è stato fortemente voluto dal sindaco Battilocchio, che con il popolo saharawi e con i suoi rappresentanti istituzionali ha da anni un rapporto di forte amicizia, tanto che il primo progetto di accoglienza a Tolfa è datato 1999. In vista dell’arrivo dei bambini, ieri si è tenuta una apposita riunione con tutte le associazioni di Tolfa, che hanno dato la propria disponibilità a collaborare all’iniziativa sotto il coordinamento del Comune. “Sono sicuro – ha affermato Battilocchio, che è anche “Difensore dei diritti dell’Infanzia” dell’Unicef – che Tolfa dimostrerà ancora una volta, come ha già fatto in passato, tutto l’affetto per questi nostri piccoli amici, che hanno la sola colpa di essere nati in una terra dove un conflitto che dura da decenni preclude loro ogni possibilità di futuro: con questo progetto di accoglienza rinnoviamo il nostro impegno a stare al loro fianco”. I Saharawi vivono dal 1975 in un’area desertica nei pressi della città di Tindouf, in Algeria, dopo che il loro territorio fu occupato dall’esercito marocchino: da allora è iniziata la loro battaglia per chiedere libertà ed autodeterminazione, che ancora sembra lungi dall’essere risolta.