Dalla percezione che la città non è pulita alla mancanza di trasparenza ed efficienza gestionale. E’ dura la presa di posizione di “Ambiente e Lavoro” nei confronti dell’Etruria servizi all’interno della quale, hanno ammesso i referenti della lista civica questa mattina nel corso di una conferenza stampa, “c’è forza lavoro che può dare tanto alla città ma manca l’organizzazione, la qualità dei servizi e soprattutto le capacità gestionali” “Civitavecchia non è pulita, almeno tale è la percezione dei cittadini ? hanno dichiarato la portavoce, Gabriella Rossi, e l’ex consigliere comunale, Vittorio Petrelli ? Però il crescente malcontento si ferma alla constatazione del degrado, senza andare oltre nell’individuare le cause ed i rimedi del fenomeno. Nell’Etruria c’è forza lavoro che può dare tanto alla città evidentemente mancano l’organizzazione, l’efficienza, la qualità dei servizi e le capacità gestionali di rispondere adeguatamente alle esigenze della città. Abbiamo cercato di comprendere le motivazioni di questo disservizio, abbiamo richiesto atti ai sensi delle normative vigenti sugli acquisti, su alcune scelte amministrative, sui costi aggiuntivi, sui bilanci, sulle varie emergenze rifiuti, promozioni facili e così via. Nonostante tali richieste (inoltrate nel corso dei mesi ai vertici dell’azienda, al dirigente generale del comune D’Angelo, a quello dell’Area economia e Finanza Venanzi ed in ultimo anche al commissario Di Caprio) non sono mai pervenute le tanto attese risposte. Siamo allora in grado di affermare ? hanno proseguito i due referenti – che il principale male che affligge questa Azienda pubblica è la trasparenza, peculiarità che le stesse normative stabiliscono. E questa carenza, se si ricorderà, affonda le sue radici all’epoca in cui la giunta De Sio non ha voluto inserire nel cda una rappresentanza dell’opposizione che è alla base di ogni sistema democratico. L’Etruria è una potenzialità per la città, non deve diventare una tassa per i cittadini. Il disavanzo di un milione di euro di cui si era parlato alla fine dell’anno scorso, l’ombra di nuovi contratti fatti solo per assorbire altri operatori, il non rispondere alle esigenze di garantire più qualità nei servizi e soprattutto contratti che non hanno una copertura finanziaria costante nel tempo (si parla di contratti, come venivano individuati in una delibera di giunta lo scorso gennaio che riguardano quelli del verde che vanno a sommarci a quello della Fiorita ed alla squadra comunale, la custodia dei cimiteri, la disinfestazione e la derattizzazione, un call center coperti con i fondi Enel che tutti sappiamo hanno una caratteristica temporanea) rischiano di aumentare il deficit di Etruria servizi, di appesantirla senza avere gli adeguati strumenti e, vista la proprietà totalmente comunale, di andare a gravare sui contribuenti e dunque sulle loro tasche. Con la realizzazione di un comunicato sociale che andrà in visione su un’emittente locale ci prefiggiamo di aprire una discussione pubblica sulla municipalizzata, convinti che il dialogo, al di là delle indicazioni concrete che da esso si attendono ? hanno concluso Rossi e Petrelli – sarà in ogni caso un importante esercizio di democrazia civica”. Ha preso poi la parola un altro esponente di Ambiente e Lavoro, Gennaro Goglia, che ha puntato l’indice sulle stracolme campane di carta e plastica della Provincia così come sullo sfalcio delle erbe, servizio gestito da ben tre soggetti (Fiorita, Etruria e ufficio Ambiente) tra i quali non c’è alcun raccordo.