Dubito, ma qualora non si fosse ben capito, in primis, l’UDC fonda il suo valore politico tracciando un percorso netto e chiaro a tutela e salvaguardia della famiglia. Detto questo, nel rispetto dell’elettorato di riferimento e dei cittadini tutti, ho sentito il dovere d’intervenire, per il ruolo che mi compete, in tutte quelle questioni che hanno ultimamente interessato le famiglie locali contro ogni tentativo di chi ha provato a mettergli le mani in tasca con l’inevitabile conseguenza di creare situazioni di estremo disagio sociale, visti i tempi.
Sempre nel rispetto delle regole, ho affrontato la questione casette di legno, bilancio, mense, la Pineta della Frasca, sempre con eleganza e moderazione, sempre contro le questioni stesse mai contro le persone fisiche. Non resto ovviamente insensibile alla questione della “svendita” dell’HCS contro ogni logica e volontà popolare, come condivido che il Consiglio comunale è e resta il luogo più alto della democrazia dove confrontarsi e decidere i percorsi e le scelte finalizzate al bene comune. Non condivido invece toni estremi ad attacchi personali che altro non fanno che inasprire gli uomini e i confronti in battaglie laceranti senza né vinti né vincitori. E allora i toni estremi non servono a nessuno, soprattutto a chi per ideologia e storia politica appartiene a linee moderate. Nella confusione generale, è alto il rischio di confondere un elettorato che ritengo attento alle vicende ultime senza capire quale sarà la strada dell’oggi e quella del domani. Ma soprattutto perché a fronte di tanta ostilità, continuare a collaborare con maggioranze variabili, senza contribuire al miglioramento della città, è inopportuno. Ed è altrettanto inutile pensare di costruire i percorsi del domani, criticando aspramente quelli dell’oggi.
Mirco Mecozzi
Capogruppo UDC in Consiglio Comunale