“La visione lungimirante e le idee di sviluppo espresse dal Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti devono essere il faro da seguire se veramente si vuole accrescere la potenzialità turistica e attrattiva di Civitavecchia e dell’alto Lazio”, è quanto afferma Giuseppe Sarnella, Presidente di Acanthus, alla luce delle ultime dichiarazioni di Pasqualino Monti sulla necessità di un connubio tra le bellezze e le ricchezze storiche ed archeologiche del nostro paese per il rilancio turistico.
“Mettere a sistema le eccellenze dell’alto Lazio diventa a questo punto un processo non più rinviabile, anche alla luce dei dati previsionali del 2013 sul traffico e sui numeri del turismo crocieristico”, spiega Sarnella.Nel 2013 il traffico crocieristico aumenterà del 7%, una crescita che porterà a 11 milioni il numero di turisti. Di questi, purtroppo, almeno un milione non effettuerà scali in Italia.
Ed è sull’attrazione di questo milione di turisti, secondo Sarnella, che bisogna lavorare per sviluppare il comparto turistico di Civitavecchia che con un traffico di 2 milioni e 450 mila passeggeri annui, resta comunque il principale scalo italiano del settore.
“Concordiamo con Monti sulla necessità di sviluppare strategie per fare in modo che questi 2 milioni e mezzo di passeggeri non siano solo di passaggio. Bisogna impegnarsi e fare sistema per invogliarli a restare nel territorio”.
Per andare incontro a questa necessità, e all’esigenza di promuovere la competitività delle imprese locali e la crescita di Civitavecchia e del Lazio, nasce il nuovo Polo Turistico dell’Alto Lazio, alternativo e complementare all’offerta turistica capitolina e delle colline toscane, proposto da Acanthus alle diverse realtà del territorio.
L’idea alla base del progetto promosso da Giuseppe Sarnella, Presidente Acanthus S.p.a., è di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica e culturale dell’Alto Lazio grazie a un’inedita sinergia tra le eccellenze termali, archeologiche, paesaggistiche ed enogastronomiche della Regione.
Nei giorni scorsi, anche Valerio Finori, Presidente dell’Università Agraria di Tolfa, ha lanciato l’allarme e la sfida a tutti i Comuni del comprensorio dell’alto Lazio per la realizzazione di un “patto territoriale” volto allo sviluppo della zona.
La sfida di Finori, appoggiato e caldeggiato anche da Acanthus S.p.a., propone la realizzazione di una strategia comune che produca un grande progetto concreto per sconfiggere la crisi economico-sociale che si sta vivendo anche sul territorio laziale e che può essere sconfitta solo attraverso un disegno comune.
“Siamo assolutamente d’accordo con Finori – spiega Giuseppe Sarnella, Presidente di Acanthus S.p.a. – Serve un progetto comune per fare in modo che i turisti che sbarcano a Civitavecchia non vadano solo a Roma , ma si fermino anche in questo quadrante della regione. Per fare questo è necessario offrire una gamma completa di servizi e vantaggi. L’appoggio delle istituzioni e dei sindaci di Tolfa, Allumiere e Tarquinia ci lascia ben sperare. Anche con l’aiuto di Finori vorremmo ora coinvolgere anche i comuni di Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella per creare una reale e valida alternativa turistica ma soprattutto nuovi posti di lavoro sul territorio che sono attesi da anni”.
Fulcro del nuovo Polo Turistico dell’Alto Lazio sarà proprio Civitavecchia, che grazie alla proficua sinergia tra Comune e Acanhus, è già all’opera per la realizzione del Polo del terzo millennio. I 250 ettari di territorio che abbracciano le antiche fonti termali, dalle caratteristiche organolettiche uniche al mondo, offriranno un connubio di benessere, svago e sviluppo archeologico.