Duemila assunzioni nel triennio 2024-2026, delle quali oltre la metà (1.100) entro il primo semestre del 2025 e ulteriori cinquecento entro il primo semestre del 2026 al netto delle uscite per pensionamento e con una verifica sull’andamento delle immissioni in servizio entro il primo semestre del 2026. E’ il punto più importante e qualificante dell’accordo raggiunto tra Enel e le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, le quali hanno così deciso di sospendere le agitazioni in corso, che avevano dato vita ad una serie di scioperi in diversi settori dell’azienda nelle scorse settimane.
L’intesa, siglata attraverso un protocollo sottoscritto dalle parti, si basa su una serie di punti che hanno comunque un denominatore comune: la centralità e l’importanza delle relazioni industriali e, soprattutto, la conferma del ruolo strategico di Enel nel settore della distribuzione di energia, con la piena valorizzazione del personale interno. In tale contesto, saranno definiti percorsi formativi ad hoc che consentano il potenziamento e la conseguente creazione e valorizzazione di profili professionali altamente specializzati. Confermata, quindi, l’esigenza di mantenere un adeguato livello di competenze interne e una adeguata presenza territoriale. Va poi segnalato lo stop alla esternalizzazione delle manovre di esercizio e un rafforzamento CO e LST, oltre al fatto che l’azienda non procederà con i nuovi orari in e-distribuzione. Per una verifica degli accordi in tal senso, le parti hanno deciso di insediare una commissione tecnica-bilaterale che valuterà a 360 gradi, entro il prossimo 30 settembre, le problematiche della distribuzione e gli opportuni correttivi utili a risolvere i tanti problemi presenti. Saranno poi oggetto di approfondimento i riflessi alle evoluzioni organizzative e di processo, derivanti dall’attuazione del piano strategico e dallo scenario complessivo, con particolare riferimento alle più recenti modifiche di assetto dell’area rete, al phase-out carbone, alle concessioni e investimenti dell’area rinnovabili e allo sviluppo dell’area Retail. Adesso resta da verificare se questo cambio di scenario nel rapporto tra la spa energetica e le organizzazioni sindacali sarà seguito anche da una modifica, anche parziale, della strategia aziendale in ordine al suo ruolo nelle specifiche realtà, come ad esempio quelle relative alla produzione.
1 Comments
giovanni
2000 assunzioni non sono poche ma ENEL non ha specificato cosa ci farà tenuto conto che tanti attualmente nelle centrali a carbone non saranno più operativi quando queste chiuderanno i battenti.
Comunque non disperiamo!!!!!!