Un guasto a due delle condotte più importanti, quella del Medio Tirreno che serve le zone a nord e quella di Hcs destinata ad approvvigionare i quartieri a monte di Civitavecchia. Tanto basta per provocare disagi a non finire a migliaia di cittadini che poi, in preda all’esasperazione, hanno tempestato di telefonate la nostra redazione. E mentre un gruppo di abitanti di Cisterna Faro pensa di rivolgersi alla magistratura, il consigliere di opposizione Mecozzi attacca l’amministrazione comunale e il segretario dei Giovani Democratici Feuli chiede le dimissioni dell’assessore Pantanelli.
Sembrano non avere mai fine i guai relativi all’approvvigionamento idrico a Civitavecchia. Il guasto annunciato dalla Talete giovedì scorso riguardante il Medio Tirreno è stato riparato.Nonostante ciò, però, il flusso idrico nelle zone di Borgata Aurelia, Pantano, Sant’Agostino, Ente Maremma, Braccianese Claudia e nel centro storico risulta ancora incompleto ed ha cominciato a tornare verso la regolarità solo da questo pomeriggio. Fino a questa mattina, infatti, come denunciato dai residenti, l’acqua veniva a singhiozzo, a volte in quantità minima. Diverso il discorso per il guasto che interessa da ieri la condotta di Hcs e che, da questa mattina, è diventato addirittura doppio. Mentre, infatti, nel corso della nottata appena trascorsa era stato ultimato l’intervento di riparazione alla condotta, con tanto di riempimento dei mega serbatoi e di controllo della qualità dell’acqua erogata, è poi arrivato un guasto ad una cabina della media e bassa tensione. In pratica, le pompe che dovrebbero spingere l’acqua verso la rete idrica hanno cominciato a funzionare parzialmente. Anziché 100 litri al secondo la condotta ne ha inviati circa 70 e ciò ha avuto ripercussioni in tutta la catena dell’approvvigionamento. A “pagare” il danno in questo caso sono i residenti nelle zone a monte di Civitavecchia, ovvero San Liborio, Cisterna Faro, Campo dell’Oro Alto, Casaletto Rosso e Boccelle Alta. Per quanto concerne questo secondo guasto, da Hcs non si sbilanciano circa la fine delle operazioni. A tutta questa situazione di assoluta emergenza si sommano poi le difficoltà che i cittadini sembrano riscontrare nell’avere a disposizione un’autobotte. La sua prenotazione viene proposta nei vari comunicati del Comune, ma quando i civitavecchiesi telefonano per chiederne l’intervento, spesso si sentono rispondere che non è disponibile perché impegnata altrove. Viene da chiedersi per quale ragione non si chiede, come si faceva in passato, un aiuto alle autobotti private che, spesso, peraltro, venivano messe a disposizione da importanti aziende cittadine. Anche perché, con il caldo di questi giorni fare a meno dell’acqua diventa veramente una faccenda bestiale.