Acqua, altra serata di un “giorno da cani”
E’ stata un’altra serata “no”, quella di ieri per centinaia di civitavecchiesi alle prese, come ormai accade da un mese e mezzo, con la mancanza di acqua. Ormai per molti dei residenti delle zone interessate, che ricordiamo sono il centro città, il quartiere Campo dell’Oro e l’area compresa tra l’Uliveto e Viale Nenni, la rabbia ha lasciato spazio allo sconforto. Il quotidiano disservizio che si registra a partire dalle prime ore del pomeriggio, con la pressione idrica che va progressivamente diminuendo, e si concretizza in serata, quando dai rubinetti non sgorga più una goccia d’acqua, viene vissuta come nel Medioevo si affrontavano grandi calamità come le pestilenze, ovvero con serena rassegnazione. D’altra parte, come la storia insegna, alla fine ci si abitua a tutto. Anche perché, a distanza di un mese e mezzo dalla sua prima manifestazione, nessuno è ancora stato in grado di spiegare le ragioni del disservizio. Da una parte si è puntato l’indice contro Acea che dal canto suo ha declinato ogni responsabilità, da un’altra contro il Porto che consumerebbe troppa acqua nella stagione estiva, da un’altra ancora contro gli stessi cittadini che farebbero troppe docce. E di fronte a tanta confusione e incertezza, gran parte dei cittadini interessati, quindi, aspetta che la “nuttata” passi, sperando che sia breve. Ma la sensazione, invece, è che l’alba di questa paradossale vicenda sia al di là dal sorgere.