“Pietro Tidei ci ha abituato al suo spregiudicato metodo di falsificazione sistematica dei fatti: le misteriose “37 criticità” di ENEL, le rassicurazioni in viva voce sul futuro di Privilege, i sondaggi che lo davano vincitore a mani basse delle passate elezioni sono solo alcuni degli innumerevoli esempi della sua capacità di recitare il teatro dell’assurdo”. Lo scrive il presidente della commissione Lavori Pubblici Fulvio Floccari, che reiplica alle dichiarazioni di ieri firmate Pietro Tidei.
“Le ultime dichiarazioni dell’oligarca PD – scrive Floccari – sono l’ennesimo esempio della sua metodologia di comunicazione, improntata all’utilizzo metodico di falsità ben recitate e che lo confermano strenuo difensore degli interessi di ACEA. Andiamo per punti:
– “La vera falla… sta nella gestione dell’acquedotto comunale dell’Oriolo, disattivato perché questa amministrazione … non è riuscita neanche a mantenere le tutte le opere che in un solo anno e mezzo io e la mia Giunta eravamo riusciti a fare: l’acquedotto dell’Oriolo è pressoché inattivo in quanto è franato negli stessi punti in cui l’Amministrazione Tidei pochi mesi prima aveva speso montagne di denaro. E’ evidente che si è trattato, allora, di un intervento frettoloso, che ha comportato lo sperpero di risorse pubbliche. Ad oggi le riparazioni a Radicata e Monte Janne, già ultimate, e quelle da ultimare di Cicugnola sono state eseguite sotto la supervisione di un geologo, con l’obiettivo di impedire che ciò che si ripara oggi venga nuovamente devastato dalla natura tra pochi mesi…”da verifiche effettuate, non solo non ci sarebbe stata alcuna rottura sulla condotta, ma veniamo a sapere che Acea fornisce con continuità una portata d’acqua di ben 190l/s”. ACEA raramente raggiunge quelle portate, mantenendosi normalmente sui 160-170 l/sec. Nel fine settimana scorso la portata in arrivo da ACEA è scesa invece a 110 l/sec (il minimo contrattuale), come confermato telefonicamente a me ed al Sindaco dagli ingegneri del gestore e dal personale comunale dell’idrico. Gli stessi ingegneri hanno confermato la presenza di una perdita ed addirittura rassicurato il sindaco sull’avvenuta riparazione. Il Dirigente Carugno ha inoltrato un reclamo ufficiale ad ACEA sulla mancanza di comunicazioni scritte sui disservizi. Qual’è allora la notizia di Tidei? Che ACEA non ha inoltrato alcuna comunicazione scritta? Tidei ha scoperto l’acqua… calda!
– “Al delegato Floccari ricordo che in soli 18 mesi l’amministrazione Tidei ha realizzato per l’acquedotto le seguenti opere di manutenzione: … “. Ribadendo al canuto oligarca che non sono titolare di alcuna delega in merito, faccio altresì notare che dei nove interventi da lui elencati solo uno è di pertinenza comunale, mentre tutti gli altri riguardano HCS (e Tidei si attribuisce quindi meriti non suoi). Mettendosi al suo livello:
1. Nell’ultimo anno Montanciano (che è il vero nome della località ove ricade lo stabilimento di produzione di HCS) ha visto avviare l’utilizzo del carbone attivo per migliorare la qualità chimico-fisico-biologica delle acque e del polielettrolita per accelerare la decantazione dei fanghi.
2. E’ stata rivista la metodologia di utilizzo dei filtri a sabbia, per far funzionare bene ciò che si ha, senza necessariamente cambiarlo prima che ciò sia necessario (ma Tidei evidentemente pensa alle amministrazioni pubbliche solo come enti appaltanti…).
3. Si è sostituito il motore di uno dei tre gruppi di sollevamento delle acque ed inviati i due motori di scorta in manutenzione.
4. Si è realizzato un sistema di controlli di laboratorio ad alta frequenza per verificare la qualità dell’acqua immessa in rete.
A riprova dell’efficacia degli interventi, in 13 mesi di amministrazione a Cinque Stelle questo Comune ha visto solo una ordinanza di non potabilità, legata ad un evidente errore del laboratorio analisi (scelto dall’amministrazione Tidei e da noi allontanato con immediata rescissione del contratto) contro le numerose ordinanze “coi baffi” (7 giugno 2012, 13 settembre 2012, 26 settembre 2012 ecc…). Non c’è in atto alcuna emergenza, ma la triste tradizione delle estati lungo la costa tirrenica del Lazio.
Condividiamo, per onestà intellettuale, l’idea di Tidei e Mecozzi che indicano l’Oriolo come risorsa indispensabile per alleviare la sofferenza estiva ed è per questo che l’Amministrazione Comunale ha messo al centro della propria politica dell’idrico questo acquedotto. Le lentezze, i ritardi con i quali si sta giungendo a riportare l’Oriolo in città nascono dal fatto che oggi si sta intervenendo stabilizzando le frane, oltre che ripristinando la condotta e lo si sta facendo con le economie del Comune e senza la pioggia di denaro ENEL, che evidentemente Tidei & Co hanno utilizzato altrove, ma non sugli acquedotti comunali, convintissimi che il passaggio ad ACEA fosse la “manna dal cielo…”