Il mistero dell’acqua mannara, ovvero dell’acqua che sparisce dai rubinetti delle utenze cittadine nelle ore notturne, non riguarda solamente le zone intorno a via Apollodoro e via Lepanto. Dopo il nostro articolo della settimana scorsa, sono stati tantissimi cittadini che hanno scritto alla redazione per segnalare che anche dalle loro parti la situazione è la stessa, se non peggiore. Nonostante il fatto che molte utenze sono dotate di serbatoio e quindi neanche si accorgono del disservizio, messaggi di aiuto sono stati inviati da viale Baccelli, via Isonzo, via Unione e via dell’Amba Aradam.
E ancora dalla zona intorno ad Italcementi e da via Braccianese Claudia, parallele comprese. Un cittadino, che abita in via Dello Scirè, ci ha informato che da oltre 12 mesi segnala ad Acea, a tutt’oggi senza alcun riscontro, la totale mancanza di pressione sulla rete idrica della zona con relativa mancata erogazione di acqua che si verifica puntualmente tutti i giorni delle 24 fino al mattino seguente. “La situazione ormai insostenibile – afferma il cittadino – rende impossibile lo svolgimento di quelle azioni igienico sanitarie necessarie a chi come me, e non solo, rientra in casa dal lavoro dopo la mezzanotte o deve alzarsi all’alba”. Come già scritto, non avendo Acea segnalato guasti sulla linea, deve esserci qualcos’altro, con il gestore idrico che potrebbe aver deciso di preveder un abbassamento volontario dell’erogazione nelle ore notturne. A tal proposito, come confermato da un nostro telespettatore, il motivo potrebbe essere quello di consentire alle cisterne di via Montanucci e via Galilei di riempirsi in maniera da fornire la giusta pressione durante la prima mattinata e durante il giorno. Ma perché questa manovra? Durante il giorno la linea litoranea distributiva di Acea che parte dall’area romana e arriva a Civitavecchia, subisce un incremento di fornitura estivo a causa dell’enorme aumento delle utenze sul mare e Civitavecchia, essendo l’ultimo punto di erogazione subisce un decremento idrico che gli addetti recuperano la notte, momento della giornata in cui il consumo si riduce drasticamente, chiudendo le cisterne. A conferma di questa ipotesi, la fuoriuscita di acqua marrone, segnalato da più parti, al momento di riaprire il miscelatori di mattina. Questo fenomeno è dovuto al trascinamento dei residui depositatesi nel tempo dentro le condotte che sporcano l’acqua. Ma al di là di capire il motivo del pesante disservizio, ci si aspetta una soluzione in tempi brevi. Una soluzione, per arrivare alla quale, sarà necessario anche un intervento dell’amministrazione comunale che si faccia portavoce del disagio dei cittadini, proprio come avvenuto in occasione dell’emergenza legata ai trialometani presenti nelle utenze domestiche di alcune zone della città, per la quale il sindaco Tedesco aveva chiesti sconti in bolletta.