Niente, poca o a singhiozzo. Parliamo, parafrasando guarda caso un tormentone pubblicitario di una nota azienda che vende acqua minerale, della situazione idrica che vivono centinaia di civitavecchiesi, alcuni dei quali alle prese con un black out che non sembra avere fine. La protesta si sviluppa soprattutto sui social network, dove qualcuno addirittura sostiene di soffrire la sete dallo scorso 21 aprile. La situazione, al di là degli sfoghi più o meno verosimili, è comunque di una particolare gravità.
A patire maggiormente, come ormai da alcuni anni a questa parte, anche se in questo periodo in misura sicuramente superiore e tale da portare all’esasperazione, sono i residenti del quartiere Benci e Gatti – Uliveto e della zona medio bassa della città. Ci riferiamo, in particolare, a via Buonarroti e strade limitrofe, a via Leopoli, via Apollodoro e ad alcune utenze di Campo dell’Oro. Epicentro del disagio, come sempre, Piazzale Torraca, dove è andato a farsi benedire anche l’esperimento varato lo scorso fine settimana da Palazzo del Pincio di distribuire acqua direttamente con l’autobotte e che era stato salutato con favore, in qualche caso quasi con entusiasmo, dai residenti. Negli ultimi giorni, agli sfortunati cittadini che attendono l’acqua proveniente dal serbatoio di via Galilei si sono aggiunti i residenti nelle zone a monte della città, in conseguenza del danno subito dagli impianti gestiti da Hcs. Come già riferito ieri, la portata è passata da 95 a 70 litri al secondo e la diminuzione del flusso idrico è stata avvertita soprattutto nei quartieri di Boccelle, San Liborio e San Gordiano. Nella nota diffusa da Palazzo del Pincio si sosteneva che il guasto sarebbe stato riparato entro la giornata di domani. Speriamo, vista la mancanza di ulteriori aggiornamenti al riguardo, che l’indicazione trovi fondamento nella realtà e che nelle prossime ore, almeno in quelle zone, il flusso idrico torni regolare.