La nomina dell’ingegner Bruno Placidi quale commissario ad acta per il passaggio del servizio idrico ad Acea Ato2 da parte della Regione ha rinvigorito lo scontro tra l’ex sindaco Tidei e Sinistra Ecologia e Libertà. Dopo l’annuncio giunto in mattinata dalla Pisana, infatti, Tidei e i rappresentanti di Sel si sono resi protagonisti di un aspro botta e risposta al quale ha dato il via proprio l’ex sindaco, secondo il quale la designazione del commissario ad acta è stata la conferma che Sinistra e Libertà mentiva sapendo di mentire.
“Questa – afferma l’ex numero uno di Palazzo del Pincio – è la dimostrazione più lampante dell’inconsistenza delle motivazioni politiche che hanno spinto Sel a staccare la spina all’amministrazione di centrosinistra”. Tidei ricorda di aver sempre sostenuto l’obbligo per il Comune di passare ad Acea, confermato dalle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che di fatto smentivano le parole di Luciani e l’ipotesi di una Legge Regionale atta alla ripubblicizzazione del servizio idrico. “Sel – attacca Tidei – dovrebbe adesso gettare la maschera e spiegare con chiarezza quali sono i reali motivi che l’hanno portata a sfiduciare l’amministrazione”. Durissima la replica dei vendoliani, secondo i quali “è ormai certo che l’ex sindaco farnetica, accecato dalla disperazione per la batosta ricevuta dalla maggioranza della sua stessa coalizione”. Sel, che si dice rammaricata “solo di non aver mandato Tidei a casa prima “, rispedisce le accuse al mittente e ricorda che l’ex sindaco aveva iniziato a prendere accordi con Acea già il giorno successivo al suo insediamento. “Se solo Tidei – affermano da Sel – avesse subito proceduto alla realizzazione dell’Azienda Speciale pubblica, ora il Commissario non avrebbe potuto far altro che prendere atto della volontà sovrana dell’amministrazione e ratificarla”. I vendoliani annunciano comunque di non voler rinunciare alla battaglia, considerato che la nomina del commissario era un atto dovuto, e rimproverano a Tidei l’eccessiva soddisfazione per la criticità in cui è piombata la questione idrica. “Prima di procedere ad atti risolutivi – spiega Sel – il Commissario ad acta deve effettuare una ricognizione profonda delle reti e degli impianti, il che richiede tempi lunghi. Nel frattempo sarà varata la legge regionale, avremo rivinto le elezioni finalmente senza Tidei e ribadito la volontà di mantenere l’acqua pubblica”. Secondo Sel, che chiede all’ex sindaco di smetterla con le accuse di complotto e tradimento, la questione acqua è tutt’altro che chiusa