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Le previsioni della vigilia si sono purtroppo rivelate assolutamente azzeccate. Ieri e sabato sono stati tantissimi i civitavecchiesi che hanno sofferto per l’assoluta o parziale carenza di acqua. Tanti quelli che fin dal mattino si sono trovati coi rubinetti a secco e tantissimi quanti hanno visto progressivamente svanire l’acqua nel corso della giornata. Una situazione, come già spiegato dal Trc Giornale sabato scorso, diretta conseguenza della diminuzione della portata dei diversi acquedotti che servono Civitavecchia, per una riduzione determinata dalla perdurante siccità e assoluta assenza di piogge.
Stando ai riscontri forniti direttamente dall’assessore ai lavori pubblici, Alessandro Ceccarelli, al momento l’unico acquedotto a garantire quanto previsto dal contratto è il Medio Tirreno, che continua ad erogare i 120 litri al secondo previsti. Acea, dal canto suo, nelle prime ore mattino addirittura supera i 110 litri al secondo contrattuali, ma nel corso della mattinata l’afflusso va progressivamente diminuendo fino ad arrivare ad un misero 35 litri al secondo nel primo pomeriggio, quando l’acqua nel frattempo è stata praticamente catturata dai comuni del litorale a sud. E mentre l’Oriolo non riesce a garantire la normale erogazione per un guasto in via di riparazione, il Mignone si è attestato su 70/75 litri al secondo, molto al di sotto di quanto dovrebbe assicurare. Di conseguenza, nonostante le manovre di rete condotte dai tecnici dell’ufficio acquedotti, la situazione è veramente difficile, soprattutto in determinate zone, come Campo dell’Oro Alto, San Liborio, Boccelle e nella fascia del centro città che si trova al di sotto del serbatoio Acea di via Galilei, con gli ormai tradizionali picchi negativi nel quartiere Benci e Gatti-Uliveto e nella zona di via Buonarroti. Tantissime le richieste che arrivano al servizio autobotti, ma con soli due mezzi a disposizione è difficile accontentare tutti i cittadini.