Ritorno al passato, ad un passato comunque recentissimo, nel week end appena trascorso sul piano dell’approvvigionamento idrico. Quella che era stata chiamata la tregua idrica, vissuta sabato 1 luglio e domenica 2 luglio con l’acqua finalmente arrivata in quasi tutte le case di Civitavecchia, ha avuto purtroppo una durata quanto mai breve. Sabato e ieri i rubinetti sono risultati a secco in numerose delle zone servite dal serbatoio Acea di via Galilei. Intanto è arrivata la conferma da parte della Asl sulla non potabilità dell’acqua in alcune zone della città.
Proteste sono arrivate, come sempre, dal quartiere Benci e Gatti – Uliveto, ma anche dalla zona medio-bassa della città che arriva al mare. Ci riferiamo, in particolare, a via Leopoli, via Apollodoro e a tutta la zona di via Buonarroti. Un black out che, stando a quanto scritto direttamente dal sindaco Cozzolino sabato sera nella sua pagina Facebook, è stato determinato dall’azzeramento della portata di Acea, passata dal minimo contrattuale di 110 litri al secondo a, addirittura, zero litri al secondo. Nel suo post, il primo cittadino addebitava il fermo di Acea in parte alla diminuzione complessiva della portata e al fatto che la poca acqua disponibile veniva praticamente fagocitata dalle utenze dei comuni del litorale che si trovano prima di Civitavecchia e che durante i week end fanno registrare un notevole incremento dei residenti. Sono così tornate le tristi file alle fontanelle pubbliche. La situazione, fortunatamente, è andata migliorando già da questa mattina, con l’acqua arrivata finalmente nelle case di quanti erano rimasti coi rubinetti a secco per l’intero week end. Un segnale importante, che sta a significare che Acea ha ripreso a mandare il prezioso liquido verso Civitavecchia. Ma problemi di approvvigionamento, con zero acqua o con rubinetti a singhiozzo, si sono registrati e si stanno registrando anche nelle zone a monte della città, quelle servite da Hcs dove la portata è stata diminuita di 30 litri al secondo per effetto della secca del Mignone.