Se per i primi sette mesi dell’anno in corso i resoconti settimanali pubblicati sul sito istituzionale di Arpa Lazio hanno messo in evidenza una situazione assolutamente tranquilla sul piano ambientale per Civitavecchia, anche agosto, mese nel quale le attività sono particolarmente ridotte, non poteva non continuare sulla stessa falsariga. E nonostante il grande movimento delle navi da crociera e, conseguentemente di auto di turisti, di NCC e autobus sia stato più che consistente, i dati degli agenti inquinanti controllati dalle quattordici centraline cittadine non hanno evidenziato alcuno sforamento.
Le medie settimanali sono state anzi di molto al di sotto dei limiti di allarme fissati dalla normativa vigente su indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La media mensile degli ossidi di azoto, il cui livello di allarme scatta a 200 microgrammi al metro cubo, è stata inferiore ai 40 microgrammi con picchi addirittura inferiori ai 30 nelle due settimane centrali del mese, quelle a cavallo del Ferragosto. Analogo il discorso per il PM10 o particolato, il cui livello massimo non deve superare i 50 microgrammi. Ebbene, in tutto il mese il valore medio è stato attorno ai 20 microgrammi, con ulteriore abbassamento nelle due settimane centrali, quella compresa tra il 12 e il 18 e quella compresa tra il 19 e il 25. Riscontri identici per le polveri ultrasottili: il PM 2.5, a fronte di una soglia di allarme superiore ai 25 microgrammi, si è sempre mantenuto mediamente di poco superiore ai 10 microgrammi ed è sceso ulteriormente nelle due settimane a cavallo del Ferragosto. Per quanto riguarda infine il benzene e l’ossido di carbonio nulla da segnalare. Nelle prime due settimane del mese i valori misurati dalla centralina di Fiumaretta sono stati nella media, mentre nelle ultime due purtroppo non sono stati rilevati probabilmente per lavori di manutenzione all’impianto. Riscontri tranquillizzanti anche leggendo i dati delle centraline che si trovano nei diversi quartieri cittadini.