“Uno studio recente e tristemente noto, pubblicato il settembre scorso sulla prestigiosa rivista Occupational Environmental Medicine (BMJs), ha documentato che nell’area di Civitavecchia c’è un incidenza del cancro al polmone superiore del 20 – 30 % alla media regionale. Una numero significativo di questi casi di cancro è da ritenersi causato dall’inquinamento ambientale (V. Fano, P. Michelozzi, C. Ancona, A. Capon, F. Forestiere, C. A. Peducci. Occup Environ Med 2004;61:757-763)”.
“In Europa, nei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, l’INQUINAMENTO ATMOSFERICO È RESPONSABILE DEL 4 – 6 % DELLA MORTALITÀ TOTALE (per qualsiasi causa). Se invece si considera LA MORTALITÀ PER CAUSE RESPIRATORIE, L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO È RESPONSABILE NELL’1 ? 4 % DEI CASI (Valent, D.A. Little, R. Bertollini, L. E. Nemer, F. Barbone, G. Tamburini. Burden of disease attributable to selected environmental factors and injury among children and adolescents in Europe. THE LANCET. Vol. 363; June 19: 2004, pag. 2032-2039).
L’inquinamento dell’aria danneggia lo sviluppo dei polmoni e la loro funzionalità sia nell’adolescente che nel giovale adulto. Nonostante il fatto che questi deficit respiratori possano aumentare il rischio di malattie respiratorie in età adulta, i danni maggiori potrebbero intervenire ancora più in là nel tempo poiché la riduzione della funzionalità respiratoria è un fattore di rischio di complicanze e morte in età adulta ((N Engl J Med. 2004;351:1057-1067, 1132-1134).
A seguito di questi dati recentissimi provenienti dalla miglior letteratura scientifica internazionale:
I SOTTOSCRITTI CITTADINI, IN RAPPRESENTANZA ED A SOSTEGNO DI:
– tutti i BAMBINI del comprensorio affetti da asma bronchiale;
– dei malati di BRONCHITE CRONICA, ENFISEMA POLMONARE e CANCRO AI POLMONI;
– di tutte le persone che SOFFRONO DI CUORE;
– di tutti coloro che hanno LA PRESSIONE ALTA;
– di tutti i MALATI DI CANCRO;
DENUNCIANO NUOVAMENTE A CODESTA PROCURA il mancato rispetto della legge italiana che ha recepito le direttive 96/62/CE, 99/30/CE e 92/72/CEE in materia di inquinamento.
I livelli dei maggiori inquinanti, quali le polveri PM 10 e PM 2.5, non sono giornalmente disponibili al pubblico secondo quanto previsto dall’articolo 8 della Direttiva CE del 22 aprile 1999, n. 30; in vigore dal 19 luglio 2001.
Il valore limite del PM 10 è 55 g/m3 e non può essere superato per più di 35 volte l’anno (da gennaio 2005 sarà 50 g/m3 e non potrà essere superato per più di 30 volte l’anno). Dal 27 gennaio al 23 febbraio il valore limite è stato superato per 12 volte. Il 23 febbraio ha raggiunto il valore di “343 g/m3” e non si è a conoscenza di interventi atti alla protezione della salute pubblica nei giorni citati. Inoltre, nell’intervallo di tempo considerato, per numerosi giorni i dati non sono disponibili o sono dichiarati “errati”.
Questi dati, inoltre, non sono rilevati dall’ARPA, istituzione deputata a tal compito.
La gravità di questa denuncia è legata al fatto che ad ogni incremento di 10 g/m3 delle concentrazioni delle polveri PM 10 corrisponde, nel giro di pochi giorni, un aumento dello 0.4 % del numero dei decessi per cause cardiache (infarto, ecc.) e polmonari (polmonite, ecc.) [D. Mirabelli. Gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Unità di Epidemiologia dei Tumori, Ospedale San Giovanni Battista di Torino e CPO Piemonte, 2002]. Ad ogni aumento invece di 10 mcg/m3 delle polveri PM 2.5 corrisponde, quando l’esposizione è cronica, un eccesso di rischio di avere il cancro ai polmoni dell’otto per cento [Pope, C. A., Burnett, R. T., Thun, M. J., Calle, E. E., Krewski, D., Ito, K., and Thurston, G. D., Lung Cancer, Cardiopulmonary Mortality and Long-term Exposure to Fine Particulate Air Pollution. JAMA;2002:1132-1141].
Ad ogni giorno di ritardo, sia nell’informazione del pubblico che, soprattutto, nel prendere provvedimenti atti a tutelare la salute pubblica, quando viene superato il limite di queste polveri, potrebbe corrispondere della mortalità e morbilità che potrebbero essere evitate.
Ciò premesso e considerato i sottoscritti
VOLGONO ISTANZA
al PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA di svolgere indagini sui fatti sopra esposti e procedere nei confronti di eventuali responsabili nel caso in cui, a seguito delle indagini, si ravvisino reati e/o violazioni amministrative”.
AIMAS Associazione Italiana Medici Ambiente e Salute
Aimas, consegnata denuncia di 200 cittadini alla Procura di Civitavecchia
