Dopo l’approvazione della convenzione dei tre consigli comunali e la successiva sottoscrizione da parte dei sindaci, è stata istituita la nuova Centra Unica di Committenza (C.U.C.) tra i comuni di Santa Marinella, Manziana e Trevignano Romano.
Il modello organizzativo prescelto, che rappresenta una delle modalità obbligatoriamente previste dalla legge per la gestione degli appalti, permetterà di acquisire lavori, servizi e beni attraverso un unico ufficio specializzato, nell’ottica di una gestione più efficace ed efficiente delle procedure di acquisizione e di razionalizzazione delle risorse umane, strumentali ed economiche che, proprio grazie alla gestione unitaria, produrranno risparmi di spesa per i tre enti. I comuni non capoluoghi di Province sono, infatti, obbligati all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile.
Due gli organismi individuati: la conferenza dei sindaci e il responsabile della centrale di committenza. La prima “è composta – come si legge nello schema di convenzione – dai sindaci dei Comuni aderenti alla convenzione ed è presieduta dal sindaco del Comune capofila.
Nei giorni scorsi il Sindaco del comune di Santa Marinella, ente capofila dell’iniziativa, ha emanato, d’intesa con i sindaci di Manziana e Trevignano Romano, il decreto di nomina del responsabile dell’Ufficio intercomunale ai fini di renderlo operativo al più presto. Prevista prossimamente un prima riunione tecnica organizzata dal segretario generale del comune di Santa Marinella con i dipendenti che saranno designati dalle amministrazione a far parte dell’ufficio unico.
“L’accordo associativo è giunto al termine di un lungo lavoro di confronto e di verifica da parte delle tre amministrazioni e dei segretari generali, che ringrazio per lo studio e la professionalità messa in campo anche in questa occasione – sottolinea il sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca. Aprirsi al territorio significa anche potenziare i servizi in un’ottica comune, condividendo esperienze e saperi, come avvenuto in questo caso. Molti sono stati gli incontri e gli scambi avuti nei mesi scorsi per verificare la possibilità di un convenzionamento, sia da un punto di vista normativo e giuridico che da quello dell’opportunità di costituire un modello associativo pilota anche per latri servizi comunali; sono convinto che, dopo una obbligata fase di start up, nel medio e lungo termine i risultati non tarderanno ad arrivare. In un periodo come questo, caratterizzato da ristrettezze economiche per gli enti locali, è fondamentale creare un’unione di intenti finalizzata a migliorare la programmazione delle attività dei singoli enti e a razionalizzare le risorse umane ed economiche. Così si potranno anche ottenere risparmi da economie di scala che potranno essere ripartiti in altrettanti maggiori servizi per la cittadinanza. E grazie a questa convenzione, peraltro aperta all’adesione anche di altri Comuni, siamo certi che questi risultati arriveranno”. La convenzione ha una durata triennale.