Sta lentamente rientrando la situazione di emergenza che si è creata ieri alla De Carolis dopo l’arrivo di un nuovo gruppo di migranti. Momenti di tensione che sembra siano stati superati, mentre continua l’attesa di indicazioni dal Governo in merito ai permessi di soggiorno temporanei, annunciati la scorsa settimana ma non ancora arrivati. Un appello, in questo senso, arriva dal responsabile del centro di accoglienza, Andrea Pierfederici.
“È vero – dichiara Pierfederici – ieri abbiamo avuto dei problemi, complice l’arrivo di nuovi migranti, ma alla fine siamo riusciti a risolvere tutto. Dalle prime ricostruzioni, sembra che alcuni fossero impazienti di ricevere il vestiario, qualcuno ha cercato di prendere delle scarpe da un container, ma alla fine, anche per l’intervento delle forze dell’ordine, è tornata la calma. Già questa mattina, comunque, la situazione è di nuovo tranquilla. I dipendenti dei vari settori del Comune continuano a lavorare per migliorare il più possibile la struttura. Oggi, in particolare, stiamo cercando di assicurare permanentemente l’acqua calda ai migranti, che intanto possono già utilizzare il campo di calcio e tre sale tv. A questo punto servirebbe un segnale dal Governo, come il rilascio dei primi permessi di soggiorno temporaneo, così da far uscire alcuni migranti”.
Aprire le porte della De Carolis non solo per l’entrata, ma anche per il rilascio dei tunisini permetterebbe, infatti, di allentare una tensione che rischia di salire in ogni momento. Ormai i migranti vivono il centro non più come un punto di accoglienza, ma quasi come una prigione. Il motivo non sono le condizioni della struttura ed il trattamento che stanno ricevendo dagli operatori, anche perché in questo senso non sembra si registrino problemi particolari, quanto le notizie che ricevono dall’esterno. Tra gli ultimi arrivati alla De Carolis c’erano ad esempio alcuni tunisini provenienti dal centro di Ponte Galeria, dove avevano trascorso una trentina di giorni, e dunque hanno riportato testimonianze tutt’altro che confortanti sui tempi di rilascio. E poi ci sono gli aggiornamenti di parenti e amici. Molti dei migranti che si trovano al centro sulla Braccianese Claudia, infatti, hanno il telefonino e quindi vengono informati dall’esterno sugli sviluppi dell’emergenza immigrati. Sanno dei problemi che sta avendo il Governo per quanto riguarda il rilascio dei permessi di soggiorno temporanei e questo non aiuta certo a mantenere tranquilla la situazione. E se il Comune ha affidato alla Croce Rossa alcuni locali esterni alla De Carolis per preparare i pacchi dei cambi d’abito così da velocizzare le operazioni di distribuzione, l’episodio avvenuto nella notte sembra essere più che altro un pretesto per sfogare la propria rabbia, la frustrazione dovuta al fatto di trovarsi rinchiusi in una caserma, fotosegnalati ma senza notizie sul giorno in cui potranno lasciare Civitavecchia e l’Italia per raggiungere gli amici o i parenti all’estero, alla ricerca di lavoro e, soprattutto, di una nuova vita.