Un segno meno davanti a una cifra che fa quasi impressione. 71,6 milioni di euro, a tanto ammonterebbe il taglio del governo per il Lazio, sui contratti di servizio relativi ai trasporti su ferro e su gomma. Una situazione alla quale si aggiunge la scarsità delle risorse aggiuntive stanziate nel 2010, mentre nell’ultimo anno non è stato investito nemmeno un euro per acquistare nuovi treni.
Una situazione che emerge dal rapporto “Pendolaria 2010” di Legambiente, nel quale l’associazione chiede di destinare “almeno l’1% del bilancio regionale ai pendolari”. Un rapporto che ha suscitato reazioni politiche immediate anche a Civitavecchia. Il segretario del Partito democratico, Patrizio De Felici, infatti, in una lunga nota di questo pomeriggio parla di un “quadro scandaloso” e definisce “assolutamente inadeguate le soluzioni inventate da Francesco Lollobrigida, assessore regionale alle Politiche per la mobilità e trasporti”. Il riferimento è a quello che il segretario del Pd chiama il “tanto decantato treno per i crocieristi”. Un “fallimento” a suo avviso, derivante dal fatto che Lollobriogida non avrebbe compreso che i crocieristi non sono disposti a pagare per quel treno una tariffa doppia rispetto a quella normale. A questo però farebbe da contrappunto il fatto che Lollobrigida “è molto ferrato sulle dinamiche relative ai grandi progetti di Civitavecchia – scrive sempre De Felici – visto che su questo tema abbiamo la sua presenza in città per ogni betonella posata”. Quanto poi al tema specifico del pendolarismo, il segretario del Partito democratico sottolinea che Lollobrigida “qualche settimana fa ha ridiscusso e sottoscritto il nuovo contratto di servizio con Trenitalia e non ha sentito il dovere istituzionale di rendere partecipe il comune e i pendolari di Civitavecchia”. Ma De Felici ne ha poi anche per il sindaco Moscherini che “non commette alcun errore” per il semplice fatto che “sulle abnormi criticità del trasporto locale non dice una sola parola, perché occuparsi dei problemi dei pendolari significa affrontare i problemi concreti dei cittadini, che non sono il terreno di caccia del sindaco – prosegue De Felici – perché sulla loro testa non si possono costruire rotatorie né sono utili per il faraonico terminal Cina”. In questo senso, il segretario Pd, ricambiando un’analoga battuta di Moscherini, lo invita a “prendere la patente di conduttore per locomotive e mettersi alla guida di uno degli sgangherati treni dei pendolari per rendersi conto di come se la passano”.