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29 Comments

  1. 1

    Anafabeta

    Se ci fosse “fumo” ci sarebbe anche il “fuoco”, sono 50 anni che ci sono le centrali e ancora i civitavecchiesi non hanno imparato la differenza tra “fumo” solitamente nero (nocivo) e il “vapore” sempre bianco (innocuo)

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    1. 1.1

      Fillo Nello

      Il nesso tra fumo nero (nocivo) e quello bianco (innocuo) è esilarante.
      In abbinamento con la tua teoria scientifica cosi ben argomentata, tosto consiglierei i fumenti di monossido di carbonio, inodore ed incolore, notoriamente benefici alle vie aeree…

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  2. 2

    Franco

    Un po di chimica non guasta per chiarire i fenomeni legati alla combustione del metano visto che TVS brucia esclusivamente metano.
    CH4 (metano)+2CO2 (aria comburente) da: CO2(anidride carbonica+2H2O+ calore
    In base a questo si può affermare che:
    1Kg di metano bruciato oltre al calore produce anche 2,25 litri di H2O (acqua). Nella camera di combustione della caldaia si raggiungono sui 900°C (gradi centigradi) siccome nulla si distrugge ma tutto si trasforma (legge di Lavoisier), Quell’acqua , nella camera di combustione, assorbe calore e si trasforma i vapore saturo surriscaldato, non visibile alla vista e si mescola con gli altri prodotti della combustione (CO2, anidride carbonica, anch’essa non visibile). Questi fumi che hanno una temperatura come detto sui 900-1000 gradi non vengono messi direttamente in atmosfera tramite i camini (anche perché vietato), ma si cerca di recuperare al massimo il loro calore per aumentare il rendimento del ciclo produttivo. Alla fine prodotti della combustione vengono emessi in atmosfera tramite i camini alla temperatura di 95 °C. A questa temperatura il vapore acqueo presente nei fumi e visibile. Questo in maniera molto sintetico

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    1. 2.1

      asdrubale

      Ottima spiegazione e non certo come il saccente signore di sopra che si sente sto cazz. Si scrive analfabeta e non anafabeta. Povera Italia

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    2. 2.2

      Anafabeta

      Ottima spiegazione sig Franco per il vapore da condensazione dei fumi, ma dalla densità e dalla quantità quel che vediamo nella foto è probabilmente vapore ad alta pressione (~100 bar) che esce da qualche sfiato per regolare una sovrapressione, un’altro indizio è l’ubicazione della fuoriuscita che si presenta nettamente al disotto della bocca del camino (tant’è che il camino ne è circondato)
      E’ triste dover spiegare l’ironia presente nel mio nick al signor asdrubale ma far vedere il mondo da altri punti di vista rende le persone libere quindi; se scrivessi Analfabeta correttamente evidentemente non lo sarei .
      Per quanto riguarda il sentirsi questo membro, purtroppo ho studiato anche se in questa “povera Italia” conta poco, quindi deve finire il tempo del “chi sa taccia” “lasciate parlare il popolo”, perche’ con google chiunque può imparare ma bisogna perderci del tempo da sottrarre a quello libero che usiamo malissimo, quindi chi non sa deve tacere e vergognarsi della propria ignoranza dovuta solo alla propria ed esclusiva svogliatezza.
      Saluti da A_N_A_F_A_B_E_T_A.

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      1. 2.2.1

        analfabetismofunzionale

        Presa sul personale per creare 39402349230492304230492390 account per rispondere con lo stesso commento. GENIO! Tu sei un genio!!!

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    3. 2.3

      giovanni

      Franco la chimica è una scienza abbastanza complicata e se non ne sei dentro è meglio lasciare stare.
      Nonostante lo sapessi per fare un controllo sono andato su internet e ho trovato in
      https://www.chimica-online.it/download/combustione-del-metano.htm
      CH4 O2 → CO2 H2O tralasciando altre reazioni collaterali.

      Reply
      1. 2.3.1

        Franco

        Scusa Giovanni, e io cosa. ho detto? Ho cercato di spiegare “cose complicate” in maniera più comprensibili per i non addetti ai lavori

        Reply
    4. 2.4

      Pippo

      Una domanda caro Franco: in questo contesto, le tonnellate di gesso che vengono scaricate a tvn ogni giorno, a cosa servono?

      Un’altra curiosità per chi può rispondere: sarebbe in teoria possibile “colorare” i fumi altrimenti neri di risulta della combustione, attraverso l’utilizzo di “coloranti”?
      Me lo son sempre chiesto perché a me sembra davvero strano che i fumi di scarico della combustione del carbone siano di quel colore.
      Grazie in anticipo.

      Reply
      1. 2.4.1

        Franco

        Il gesso prodotto a seguito del trattamento dei fumi della combustione a carbone vengono venduti e usati per tutti gli usi nelle costruzioni. Sui fumi un chiarimento molto semplice. La CO2, come tutti gli altri prodotti della combustione,ossidi di Azoto e altri ossidi e anche polveri sono quasi invisibili nei fumi che escono dalla ciminiera. Il pennacchio dei fumi puo avere un colore scuro e tendendente al nero allora vuol dire che si e’ formato durante la combustione il CO, ossido di carbonio, nocivo se si respira. Quando si vede fumo nero, si vede che l’aria che viene immessa nella camera di combustione,in quel momento, e’ insufficiente a far bruciare completamente il combustibile. Nelle centrali e come buttare dal camino biglietti di 100 euro a profusione. Di norma gli addetti alla conduzione devono limitare quei fenomeno a pochi minuti, altrimenti sono cavoli amari. L’altro colore che e’ visibile e quando il pennacchio ha un colore chiaro e compatto. In questo caso ci troviamo di fronte a vapore acqueo molto visibile. Ricordo che l’aria usata per la combustione contiene sempre della umidita’ (H2O acqua) e qui non mi ripeto, avviene quanto detto prima. Nelle centrali termoelettriche l’obbiettivo primario e’ produrre energia elettrica con limassimo del rendimento. Come detto fare fumo nero, puo’ capitare per dei problemi tecnici, ma e’ un transitorio che deve essere risolto nel giro di qualche minuto.

        Reply
  3. 3

    Rufus

    C’è un culto dell’ignoranza negli Stati Uniti, e c’è sempre stato. Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi “la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza“ (A Cult of Ignorance by Isaac Asimov, 1980, Newsweek)

    Isaac Asimov si riferiva agli USA, ma il male che descrive perfettamente in poche righe è universalmente diffuso a tutti i livelli. E mi sembra stia peggiorando.

    Reply
  4. 4

    Phil M

    I commenti manifestati sono sempre più interessanti per gli aforismi e l’ironia che contengono. E’ una lettura che faccio volentieri e a volte mi sfugge qualche sorriso. Per l’argomento in merito se ben ricordo trattato in precedenza, mi pregio elencare alcuni principi tecnici:
    a- Vapore si dice surriscaldato quando si trova ad avere una temperatura superiore a quella di saturazione relativa alla pressione a cui esso è sottoposto. Il numero di gradi (°C) di cui la sua temperatura supera quella di saturazione si dice grado di surriscaldamento. Ciò si verifica e si misura in un serbatoio termico finito, ossia una camera chiusa quale parte vaporizzante di caldaia (surriscaldatore), e simili, anteposti all’utilizzatore. Cioè prima di avere il surriscaldamento, il liquido deve raggiungere la temperatura di saturazione nonché la relativa pressione ; Nell’esposizione tecnica non si evince (Serbatoio termico finito)
    b- (da Wikipedia) Il serbatoio termico infinito, o serbatoio di energia termica (SET), o più semplicemente serbatoio infinito, è un sistema termodinamico ideale caratterizzato dall’avere una capacità termica infinita. Il modello viene utilizzato per semplificare il comportamento termodinamico di un sistema dotato di capacità termica molto maggiore rispetto ad un secondo sistema a capacità termica di molti ordini di grandezza inferiore.
    Sempre da Wikipedia: Considerando la definizione di capacità termica, da cui si ottiene la formula C = Q / ΔT , un serbatoio a capacità termica (C) infinita è quel sistema per cui qualsiasi sia il valore finito di calore scambiato (Q) non si avrà variazione di temperatura (ΔT = 0). Tenendo presente che C = m • c, e considerando che il calore specifico è costante per un determinato materiale, la caratteristica peculiare di un serbatoio infinito è quella di avere una massa molto maggiore rispetto ad un secondo sistema. Per via di tale caratteristica il serbatoio infinito può essere indicato anche col nome di serbatoio di massa infinita. Esempi classici di sistemi che possono essere considerati come serbatoi infiniti sono il mare o l’atmosfera, ossia immergendo un perno o altro infuocato, non si ha alcuna variazione termica

    c- Quindi considerare i prodotti della combustione di una caldaia, ossia i fumi e/o come si usa in gergo tecnico i gas di scarico appartenenti ad un serbatoio termico finito è un errore, perciò le considerazioni tecniche esposte sono errate (combustione difettosa con eccesso di metano viene manifestata col colore di azzurrognolo nei gas di scarico).
    d- Nella formula chimica della combustione trascritta, oltre alla presenza dell’ossigeno “O” bisogna elencare gli altri componenti dell’aria circa i 2/3 in più rispetto a 1/3 di O che assorbano calore (e non solo), prima di arrivare ai gas di scarico;
    e- La presenza segnalata di fumi di color bianco e/o di vapore, potrebbe attribuirsi a mal funzionamento con interventi di sistema di sicurezza di alcuni accessori funzionanti con l’ausilio di vapore d’acqua. Spettava alle Autorità Cittadine chiedere spiegazioni se questo fenomeno risultava fuori dalle normalità di esercizio.

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    1. 4.1

      Ale

      Signor Phil M, a volte leggo i suoi commenti, spesso tecnici e dal tono pacato, e questo mi piace, ma visto che altri ci definiscono analfabeti, del resto i civitavecchiesi si sentono spesso “tuttologi”, offendendo chi semplicemente si è stancato di SUBIRE le centrali.
      Le chiedo, da analfabeta, quando si verificano questi fenomeni , dobbiamo preoccuparci? causano ulteriori immissioni nell’aria di scarichi inquinanti?
      Le centrali certamente inquinano, ma dobbiamo preoccuparci ancor di più?

      La ringrazio anticipatamente della eventuale risposta.

      Reply
  5. 5

    ANAL-FABETA

    asdrubale quì l’unico analfabeta qui sei tu (povera Italia) il sign. ANAFABETA è stato molto esaustivo e preparato, per quanto riguarda l’immagine si può benissimo notare (per chi ha studiato ovviamente) che l’impianto si trova nelle condizioni di fermata precisamente SENZA FIAMMA (per chi non capisce neanche questo significa senza presenza di combustibile) e vuoto rotto con conseguente apertura dei vent per indisponibilità by-pass provocando così la caratteristica FUMATA tanto amata dai civitavecchiesi “POVERA ITALIA”

    Reply
  6. 6

    nalfabeta

    asdrubale quì l’unico analfabeta qui sei tu (povera Italia) il sign. ANAFABETA è stato molto esaustivo e preparato, per quanto riguarda l’immagine si può benissimo notare (per chi ha studiato ovviamente) che l’impianto si trova nelle condizioni di fermata precisamente SENZA FIAMMA (per chi non capisce neanche questo significa senza presenza di combustibile) e vuoto rotto con conseguente apertura dei vent per indisponibilità by-pass provocando così la caratteristica FUMATA tanto amata dai civitavecchiesi “POVERA ITALIA”

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  7. 7

    nalfabeta

    asdrubale quì l’unico analfabeta sei tu (povera Italia) il sign. ANAFABETA è stato molto esaustivo e preparato, per quanto riguarda l’immagine si può benissimo notare (per chi ha studiato ovviamente) che l’impianto si trova nelle condizioni di fermata precisamente SENZA FIAMMA (per chi non capisce neanche questo significa senza presenza di combustibile) e vuoto rotto con conseguente apertura dei vent per indisponibilità by-pass provocando così la caratteristica FUMATA tanto amata dai civitavecchiesi “POVERA ITALIA”

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  8. 8

    spiritoso

    f- Wikipedia non e’ propriamente la Treccani…

    Reply
  9. 9

    Pippo

    Una domanda caro Franco: in questo contesto, le tonnellate di gesso che vengono scaricate a tvn ogni giorno, a cosa servono?

    Un’altra curiosità per chi può rispondere: sarebbe in teoria possibile “colorare” i fumi altrimenti neri di risulta della combustione, attraverso l’utilizzo di “coloranti”?
    Me lo son sempre chiesto perché a me sembra davvero strano che i fumi di scarico della combustione del carbone siano di quel colore.
    Grazie in anticipo.

    Reply
  10. 10

    dittarolo

    pippo,ti hanno spiegato male, il gesso esce,è la polvere di marmo (calcare) che entra e serve a ridurre gli inquinanti.

    Reply
    1. 10.1

      Franco

      Il gesso prodotto a seguito del trattamento dei fumi della combustione a carbone vengono venduti e usati per tutti gli usi nelle costruzioni. Sui fumi un chiarimento molto semplice. La CO2, come tutti gli altri prodotti della combustione,ossidi di Azoto e altri ossidi e anche polveri sono quasi invisibili nei fumi che escono dalla ciminiera. Il pennacchio dei fumi puo avere un colore scuro e tendendente al nero allora vuol dire che si e’ formato durante la combustione il CO, ossido di carbonio, nocivo se si respira. Quando si vede fumo nero, si vede che l’aria che viene immessa nella camera di combustione,in quel momento, e’ insufficiente a far bruciare completamente il combustibile. Nelle centrali e come buttare dal camino biglietti di 100 euro a profusione. Di norma gli addetti alla conduzione devono limitare quei fenomeno a pochi minuti, altrimenti sono cavoli amari. L’altro colore che e’ visibile e quando il pennacchio ha un colore chiaro e compatto. In questo caso ci troviamo di fronte a vapore acqueo molto visibile. Ricordo che l’aria usata per la combustione contiene sempre della umidita’ (H2O acqua) e qui non mi ripeto, avviene quanto detto prima. Nelle centrali termoelettriche l’obbiettivo primario e’ produrre energia elettrica con limassimo del rendimento. Come detto fare fumo nero, puo’ capitare per dei problemi tecnici, ma e’ un transitorio che deve essere risolto nel giro di qualche minuto.

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    2. 10.2

      Franco

      Scusa, e questo chite lo ha detto? Maga Mago’?

      Reply
      1. 10.2.1

        Franco

        Era la risposta a “ dittarolo” . Per chiarezza

        Reply
        1. 10.2.1.1

          dittarolo

          la polvere di marmo la scarico io….

          Reply
    3. 10.3

      giovanni

      Nei fumi prodotti dalla combustione del carbone c’è una alta % di anidride solforosa che sarebbe molto pericolosa, chi ha molti anni forse ricorda i fumi puzzolenti di fiumaretta, e per eliminare questo pericolo nel desolforatore in controcorrente ai fumi che provengono dal basso si fa piovere una miscela di polvere di calcare ed acqua che reagendo con l’anidride solforosa si cambia in gesso che opportunamente essiccato viene venduto.
      Riguardo l’articolo quello visibile non è fumo ma vapore acqueo che fuoriesce da qualche rottura di tubi nella caldaia, per avere una conferma controllare se il gruppo oggi è in funzione.

      Reply
  11. 11

    Phil M

    Phil M
    Signor o Signora Ale per quello che è di mia conoscenza parlo da tecnico della materia, adesso da pseudo (sono in pensione) e per quanto riguarda i civitavecchiesi “tuttologhi” credo che ciò appartenga a gran parte degli italiani, mentre il restante ha tendenze di fare o imitare il Commissario della Nazionale di calcio. Cioè la libertà del pensiero è quella che abbiamo e manifestiamo. Ripeto che leggo volentieri i commenti per le ragioni accennate. Lei è stanco/a di subire le CENTRALI termoelettriche, io il traffico auto cittadino specie quando si parcheggia l’auto sul marciapiede, vicino le scuole, dove evidente è il passaggio dei bambini specie in carrozzella (ed evitare non tanto il contatto ma i gas di scarico diventa difficile) . La rivoluzione industriale è datata da due secoli circa, ciò ha permesso con le continue novità di sviluppare la nostra esistenza con applicazione di potenza meccanica molto superiore a quella ante cioè del cavallo. Il consenso a costruire le centrali elettriche, le auto, il motorino dei ragazzi , il rasoio elettrico , l’aereo, la nave e quant’altro, viene dato dalle Autorità Civili di ogni singolo Stato per cui a questi va l’onere del controllo delle condizioni di vita. Ciò viene fatto anche a livello internazionale. Il controllo del valore della CO2a livello mondiale credo che sia appannaggio dell’ONU e qualsiasi università con specifica facoltà chimica può dare delucidazioni in merito. Sono intervenuto sull’argomento caldaia in quanto si riteneva equivalente un ambiente chiuso con ambiente aperto, cioè addebitare l’inquinamento atmosferico come causa comune. Per fattori interni della produzione non c’è inquinamento , c’è avaria e mal funzionamento per i quali i responsabili una volta riconosciuto devono dare notizia. Per l’inquinamento dei gas di scarico (leggi i prodotti della combustione che escono dalla ciminiera) e relativo processo di attenuare i limiti nefasti della combustione (la combustione di carbone o altro è un fenomeno chimico irreversibile) sono tutte operazioni e/o brevetti approvati dalle competenti autorità per tenere sotto controllo per la specie umana la CO2 di cui sopra. N.B. per i colori dei fumi o gas di scarico dalle ciminiere, qualche consiglio potremmo averlo dai VVFF che sono attrezzati in tal senso. Da quello che ricordo il color giallo significa presenza di zolfo, azzurrognolo presenza di idrogeno, color nero difetto di ossigeno e combustione incompleta mentre color biancastro eccessivo consumo di olio lubrificante (motori a combustione interna) . Questi ultimi due si notano anche negli scarichi delle nostre auto.

    Reply
  12. 12

    Gigisab

    Quanti commenti da persone arrogantiiii aoooo ma state a Civitavecchia mica state a New York sapientoni poveroni

    Reply
  13. 13

    Ufficio stampa Tirreno Power

    Buongiorno da Tirreno Power. L’episodio a cui si fa riferimento nell’articolo è una normale azione di spegnimento del gruppo. Il fumo era esclusivamente vapore acqueo, reso particolarmente evidente dalle condizioni atmosferiche.

    Reply
  14. 14

    Rufus TerraNera

    La sapienza non è mai arroganza ma Cultura.
    Chi sa può commentare con cognizione di causa, chi non sa apre bocca e dà fiato.
    Se un commento non ci interessa è sempre possibile passare oltre.
    Magari ce ne fosse di più, specialmente a Civitavecchia….

    Reply
    1. 14.1

      Matteo M.

      Dipende nel modo in cui ci si pone eh. Io sono un ingegnere informatico ma non mi sono mai sentito superiore a chi, per ignoranza ( non è un insulto ), a chi chiede informazioni inerenti il mio campo.

      Anafabeta ne è stato l’esempio a quanto leggo del saccente arrogante.

      Reply

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