Ordine di allontanamento urgente dalla casa familiare. E’ la misura cautelare convalidata questa mattina dal Sostituto Procuratore Paolo Calabria nei confronti dell’uomo di 68 anni che ieri mattina si è presentato alla caserma dei Carabinieri di via Antonio da Sangallo autodenunciandosi per aver picchiato violentemente la moglie, di poco più giovane.
L’uomo, un civitavecchiese residente nel quartiere di San Liborio, non ha detto di aver ucciso la donna, come è stato sostenuto dalla stampa in un primo momento. Piuttosto, ha spiegato di averla percossa con schiaffi, calci e pugni, senza utilizzare oggetti contundenti. Il tutto è avvenuto davanti al figlio. I militari si sono allertati, oltre che per il racconto, anche per il fatto che l’uomo presentava macchie di sangue sul viso e sui vestiti, risultato poi essere della moglie. Le fiamme d’argento hanno subito effettuato le verifiche del caso, riuscendo in breve tempo a rintracciare la donna. Questa presentava ferite, ecchimosi e lividi su tutto il corpo, in particolare su una gamba, inequivocabili segni della violenza. Trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo è stata giudicata guaribile in dieci giorni salvo complicazioni. Intanto, i Carabinieri hanno proceduto d’ufficio denunciando il marito. Questa mattina, come detto, la Procura ha convalidato una misura cautelare in base alla quale viene disposto che il 68enne civitavecchiese lasci immediatamente l’abitazione dove viveva con la famiglia. I Carabinieri, in queste ore, stanno effettuando altri accertamenti per stabilire se in passato vi siano stati altri episodi di violenza non denunciati.