“Il Comitato Antidiscarica esulta dopo la notizia dei documenti della Regione Lazio che confermano l’incompatibilità della lavorazione dei rifiuti nell’area dello Spizzicatore! Sono ormai troppi anni che sentiamo parlare di progetti che prevedono la lavorazione dei rifiuti presso la zona industriale del comune di Allumiere.
E’ ora di dire un basta definitivo a queste iniziative che spuntano come funghi sul territorio del Comune di Allumiere, a progetti che non si basano su una seria programmazione impiantistica dei rifiuti che tenga conto delle reali necessità del comprensorio, dell’incidenza di insediamenti industriali già subita e dei vincoli ambientali”.
“Ci troviamo davanti a logiche affariste che inseguono contributi statali e incentivi di ogni sorta con la pretesa di voler produrre energia elettrica da fonti impropriamente denominate rinnovabili e di fatto inquinanti, proprio in un momento storico dove di energia elettrica e di inquinamento se ne producono già troppi.
Sono anni che ci sgoliamo dicendo in ogni modo che quella zona industriale è nata male!
Perché individuare una zona industriale così lontano dal paese e, soprattutto, su proprietà privata, creando appetiti di ogni tipo?
Perché i rifiuti sono le uniche proposte industriali riservate allo Spizzicatore?
Per queste affermazioni, a difesa dei beni comuni e della collettività intera, siamo stati aggrediti e anche querelati.
E’ proprio per quest’area si parlava di discarica comprensoriale utilizzando la cava esistente, poi di bio-polo della Ecostyle srl (digestore da 70/150 mila tonnellate/anno di rifiuti), poi di digestore anaerobico della Renerwaste s.p.a. (70 mila tonnellate/anno di rifiuti), ed oggi, di lavorazione inerti e compostaggio aerobico proposto dalla Renerwaste s.p.a. (35/38 mila tonnellate/anno di rifiuti).
Sempre e comunque di rifiuti parliamo!
L’area è compresa nella ZPS ” Tolfetano – Cerrite – Manziate ” e sempre, da anni, si ribadisce che la normativa europea, che regolamenta le ZPS, recepita dal Governo Italiano e dalla Regione Lazio, vieta tassativamente l’insediamento di tali impianti, ma nessuno lo ha mai preso in considerazione.
Oggi, veniamo a conoscenza che già il 16 Agosto 2012 la Regione Lazio, mediante i propri uffici, certificava che in quest’area i progetti di lavorazione dei rifiuti non sono ammessi.
Come comitato di cittadini ci impegniamo a scrivere immediatamente al Dipartimento IV della Provincia di Roma, allegando il parere della Regione Lazio ed evidenziando che i vincoli presenti allo Spizzicatore nel 2012 sono gli stessi di oggi.
Riteniamo comunque opportuno, che la Regione Lazio e il Comune di Allumiere svolgano il proprio ruolo istituzionale, provvedano a richiedere alla Provincia di Roma la sospensione immediata della conferenza di servizi relativa all’autorizzazione richiesta dalla Renerwaste s.p.a. per costruire un impianto di compostaggio allo Spizzicatore.
Se per Allumiere riuscissimo a prospettare una zona industriale, ci piacerebbe che fosse una zona industriale per il turismo, per il vino, il grano, il pane, il prosciutto, l’olio e il legno, ma non certamente per dei rifiuti organici provenienti da tutta la provincia di Roma”.
COMITATO ANTIDISCARICA ALLUMIERE