Ad Allumiere si torna a parlare del problema causato dall’attività di arrampicata nella falesia di Ripa Maiale, uno dei siti più importanti dei Monti della Tolfa, perché è l’unica falesia del comprensorio e perché ha un notevole valore geologico, archeologico, naturalistico e per la presenza di specie animali rari o in via di estinzione. Oltretutto è un areale di transito e nidificazione delle maggior parte delle specie di uccelli protette.
Nel 1994 l’allora sindaco di Allumiere Danilo Bastianini emise una Ordinanza Comunale di divieto di Arrampicata dal 1 gennaio al 31 luglio per tutelare le specie nidificanti sulla parete o nelle immediate vicinanze. L’area poi è una Zona a Protezione Speciale (ZPS) e da allora in più riprese sia le disposizioni europee che regionali hanno puntato alla salvaguardia di questo ambiente”. Stefanini e tutti gli ambientalisti del comprensorio alzano la voce e gridano contro gli “arrampicatori indisciplinati” che negli anni e nei mesi passati, hanno invaso Ripa Maiala compromettendo seriamente sia il territorio che la nidificazione di volatili. Stefanini ci tiene a precisare che va fatta una distinzione tra chi pratica lo sport in modo rispettoso dell’ambiente e delle normative che lo regolamentano, e chi con prepotenza per anni ha fatto finta che non vi fossero norme certe da rispettare nella falesia di Ripa Maiale. E’ cosi che in una nota il portavoce del gruppo locale di Sel Allumiere nonché noto difensore dell’ambiente del comprensorio dei “Monti della Tolfa”, esulta per la valutazione d’incidenza emessa dalla “Direzione regionale infrastrutture ambiente e politiche abitative” della Regione Lazio. Finalmente un punto fermo, che porta ad un chiaro accordo, chi vuole tutelare quell’area, e chi giustamente vuole praticare lo sport dell’arrampicata, il divieto di arrampicata è dal 1 Febbraio al 31 Maggio, ed ora grazie al nobile lavoro della LIPU sarà eseguito sia un monitoraggio della situazione nonché l’affissione di tabelle che non lasceranno più dubbi e interpretazioni sulle attività consentite in quei luoghi. Ora sarebbe opportuno che il Comune di Allumiere emettesse un’ ordinanza sindacale che recepisce il provvedimento regionale, estendendo le funzioni di controllo oltre che al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia Municipale e al Comando dei Carabinieri di Allumiere, al fine del pieno rispetto dei divieti ribaditi con tale provvedimento.
Dopo anni di discussione finalmente si è giunti a questo risultato e per chi se ne occupa dalla fine degli anni novanta è un traguardo non indifferente.