Arriva un’altra impresa per Tiziano Cappalonga. Dopo aver conquistato la vetta del Gran Paradiso nel 2016, questa volta l’alpinista civitavecchia ha scalato il Kilimangiaro, che con i suoi 5985 metri è considerato il tetto d’Africa. L’avventura di Cappalonga è durata cinque giorni, con molta fatica, sia muscolare che logistica per dormire. Inoltre la temperatura è stata quasi sempre sotto lo zero. “E’ stata una bella esperienza – commenta Cappalonga – credo sia stata un’impresa. Avventura durissima, ma è stato divertente anche così”.
Una grande passione per la montagna ha portato Cappalonga a soli 18 anni a fare varie salite dai 4061 del G.Paradiso ai 4200 sotto la vetta del monte Rosa e lo scorso anno ad un trekking in Nepal ai piedi dell’Annapurna, ma quest’anno ha voluto osare di più affrontando la salita al Kilimangiaro. Determinante è l’adattamento alle difficoltà che si riscontrano nei 5 giorni necessari per conquistare la vetta , dalla fatica muscolare, per i 40 km di trekking, al dover dormire in minuscole tende con temperature sotto zero , all’alimentazione, e soprattutto ai problemi che la quota dà, ma la tenacia e determinazione di Tiziano hanno fatto sì che il venerdì all’alba il sogno si tramutasse in realtà. La rigida temperatura costringe ad una veloce discesa che in due giorni lo riporta a valle, saluti e abbracci con i componenti della spedizione e rientro in Italia. Sicuramente una bella esperienza e diciamo pure una bella impresa considerando la mancanza di quota in zona dove poter svolgere la preparazione, e fattore da non trascurare, la giovane età.