“A fronte delle recenti dichiarazioni dell’Assessore allo Sport Roberto Petito e del segretario dell’Udc Marco Di Gennaro, mi è doveroso replicare a difesa di una società che a quanto pare è diventata facile bersaglio di chi, come questi ed altri esponenti politici, vuole a tutti i costi apparire sulla stampa anche a costo di effettuare polemiche strumentali e demagogiche come quella portata avanti sul caso Pala Enel Marco Galli e sul presunto “caso” Damiano Lestingi”.
“Mi sarei aspettato, come sarebbe stato d’obbligo, che una difesa della Snc potesse giungere da chi ha la responsabilità amministrativa del settore all’interno della Giunta Municipale; ma pensandoci bene, in fondo, dato il nulla assoluto che ha caratterizzato la sua attività di Assessore, non c’è da stupirsi del fatto che come al solito Roberto Petito non abbia capito nulla in merito alla polemica in corso. Forse l’Assessore, oltre ad andare a ritirare targhe e consegnare medaglie in occasione di cerimonie ufficiali, dovrebbe recarsi più spesso allo Stadio del Nuoto, per conoscerne realmente le problematiche. Infatti, la diatriba nata in merito agli spazi riguarda la riduzione di solamente due ore pomeridiane a settimana per Lestingi e nello specifico nel giorno di venerdì, come da accordi presi con tutti i tecnici e gli allenatori delle altre società di nuoto che vogliono, giustamente, svolgere le proprie attività anch’esse di pomeriggio. Quindi se era stata presa la decisione di ridurre in una minima parte a Lestingi le ore a disposizione, non è stato certo per favorire la Snc. Al di là di ciò, voglio ribadire con forza a tutti i benpensanti che nulla fanno per migliorare le condizioni economiche, sportive e culturali di questa città, ma che al tempo stesso sono ben pronti a sparare a zero su chi si invece si adopera e compie azioni concrete a favore di molti cittadini di Civitavecchia, che la convenzione con Enel rappresenta uno dei risultati migliori portati avanti nel settore sportivo da molti anni a questa parte. Chi altri avrebbe potuto sostenere i costi di gestione di un impianto così grande ed oneroso? E uno sponsor, non ha forse il diritto di affiancare il proprio nome a quello della società che viene sponsorizzata? In tutto il mondo funziona così: a Civitavecchia, o forse secondo l’opinione di qualche civitavecchiese piccolo piccolo, evidentemente no. Ed è stato gravissimo accusare chi gestisce oggi lo Stadio del Nuoto, di avere infangato la memoria di Marco Galli: bene hanno fatto Ivano Iacomelli e Roberto D’Ottavio a non scendere in polemica con questi detrattori, limitandosi ad assicurare che in questo modo e grazie alla convenzione, il nome del campione sarà ancora maggiormente valorizzato e ricordato. Quando chi, come Di Gennaro e Petito, deciderà finalmente di svestirsi dalla toga di giudice inquisitore e inizierà a rimboccarsi le maniche come tutti gli altri e a dare il proprio contributo alla crescita di questa città, invece di sparare a zero su questo o quello a seconda delle convenienze del momento, magari potrà avere voce in capitolo su determinate questioni, ma finchè non lo faranno, questi due personaggi come molti altri, farebbero meglio ad evitare di parlare e soprattutto di pontificare su argomenti di cui sono totalmente privi di conoscenza”.
Riccardo Sbrozzi