Una nuova antenna per telefonia mobile potrebbe spuntare a Civitavecchia e stavolta non troppo lontana dal centro città, anzi letteralmente a due passi da una scuola materna. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti accolto il ricorso che era stato presentato da Iliad Italia contro il provvedimento con il quale il Comune aveva rigettato la richiesta avanzata dalla società di telefonia riguardante l’installazione di una grande antenna per telefonia mobile in Largo Acquaroni. Palazzo del Pincio, attraverso il capogruppo della Lega, Raffaele Cacciapuoti, ha immediatamente preannunciato ricorso in appello al Consiglio di Stato.
Lo stesso Cacciapuoti esprime sconcerto per la decisione del Tar, rilevando che il Comune aveva fatto presente che la struttura sorgerebbe a soli 30 metri da una scuola materna, oltre al fatto che l’impianto non sarebbe collocato nei siti indicati nella mappa allegata all’apposito Regolamento Comunale, ma in una zona densamente popolata. Vale la pena di ricordare che Largo Acquaroni si trova nella parte a monte di via Benci e Gatti, a due passi dalla zona Uliveto e da viale Nenni. Per Cacciapuoti, non si può condividere l’interpretazione di sapore burocratico fornita, per cui le antenne possono andare “di norma” nei siti preferenziali e per cui l’antenna in questo caso può essere installata solo perché andrebbe su una particella catastale diversa da quella della scuola materna. Secondo l’esponente della Lega, tali considerazioni non tengono infatti conto della realtà insediativa di quell’area e dell’effettiva distanza in linea d’aria dai siti sensibili, a prescindere dalla particella catastale.