Sulla vicenda dell’istituzione dell’area metropolitana interviene Alessandro Battilocchio, che da Sindaco di Tolfa e Parlamentare europeo, ha da anni sostenuto la necessità che il nostro comprensorio non aderisse. “Ho da sempre una posizione molto netta sulla vicenda della nostra inclusione nella costituenda area metropolitana”, afferma Battilocchio.
“Da tempi non sospetti – sottolinea – prima da Sindaco e poi da parlamentare europeo ho convintamente sostenuto in ogni occasione che l’adesione del nostro territorio all’area metropolitana di Roma avrebbe significato senza dubbio una perdita di sovranità e di autonomia decisionale. La legge parla chiaro ed i poteri spettanti ai Comuni metropolitani sono davvero residuali e simbolici: tutto ricadrebbe nel mare magnum dell’Amministrazione metropolitana che ha già ampiamente dimostrato in questi anni di avere una logica strettamente romano-centrica”.
“Mi sono scontrato – prosegue Battilocchio – con molti che, soprattutto dal centro- sinistra, volevano far passare l’ingresso nell’area metropolitana come una grande conquista ed una straordinaria opportunità. Oggi il Sindaco di Civitavecchia ha rivisto la sua posizione e questa novità va accolta con favore da tutti: arriveranno nelle prossime ore anche ulteriori rettifiche di posizione di altre Amministrazioni comunali, nella stessa direzione. Quest’area ha il porto crocieristico piu’ importante del Mediterraneo, i tesori dei Monti della Tolfa, emergenze storiche ed archeologiche patrimonio Unesco, spiagge ben organizzate, eccellenze eno-gastronomiche e dell’artigianato, oltre a prodotti tipici che possono far decollare il territorio: un unicum a livello internazionale. Un comprensorio che deve avere un rapporto costante, continuo, proficuo e positivo con la Capitale ma che non deve per esempio essere inglobato nei piani urbanistici della Capitale dove, parlando in termini strettamente numerici, conteremmo in totale meno della metà del più piccolo dei 15 Municipi romani”.
“Oggi – conclude Battilocchio – si apre una fase nuova ed il rafforzamento del fronte del no è un elemento che va salutato con soddisfazione, lasciando alle spalle ogni polemica. Il nostro territorio può ancora più compattamente rivendicare le proprie ragioni e lavorare con più convinzione su un assetto istituzionale che sia più compatibile con la vocazione del nostro comprensorio”.