Distrutta e abbandonata in terra come spazzatura. È la triste fine della lapide commemorativa che la sezione di Civitavecchia dell’Associazione Radioamatori Italiani pose all’interno del porto il 13 maggio del 2000 in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria ad Elettra Marconi, figlia dell’illustre genio italiano, l’inventore della radio. Il presidente del Radio Club Civitavecchia Mariano Mezzetti si chiede come sia possibile che una città come Civitavecchia, dove Marconi visse ed operò, trascuri a tal punto i ricordi di cui dovrebbe andare fiera, fino a considerarli alla stregua di mera spazzatura.
“Cofidiamo – dichiara Mezzetti – che l’amministrazione comunale raccolga le nostre tristi lamentele e che operi per il ripristino della targa distrutta. Il 22 aprile si celebrerà l’International Marconi Day in ricordo della nascita del grande scienziato. Lo celebreremo noi, lo celebrerà l’Italia, lo celebrerà il mondo. Sarebbe auspicabile che in quel giorno quella targa ricordo potesse nuovamente fare mostra di se al porto di Civitavecchia”.
Questo il testo inciso nella lapide:
nelle acque sicure di questo antico Porto
ove più volte attraccò con il radiante yacht Elettra
e nella vicina Torre Chiaruccia
compì la sua opera al servizio dell’Umanità.
Il Comune di Civitavecchia pone a ricordo imperituro questa lapide
in occasione del conferimento
della cittadinanza onoraria ad Elettra Marconi,
figlia adorata, che qui nacque
nella Villa dei Principi Odescalchi.
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