Un peggioramento inatteso e per certi versi sorprendente, soprattutto perché arrivato dopo settimane di valori notevolmente al di sotto dei livelli di allarme. Negli ultimi giorni la qualità dell’aria a Civitavecchia è notevolmente peggiorata. In particolare nella giornata di mercoledì 5 febbraio sia per quanto riguarda il particolato (PM10), che per ciò che concerne i biossidi di azoto (NO2) i valori sono andati ben oltre i livelli massimi stabiliti nelle più recenti linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In particolare, per quanto riguarda i biossidi di azoto in via Roma si sono toccati i 98 microgrammi giornalieri al metro cubo, quando l’OMS evidenzia come raccomandato il valore di 25 microgrammi nelle otto ore. Anche le centraline di Villa Albani (85 microgrammi), del Porto (67) e di via Morandi (65) hanno evidenziato valori nettamente più alti della media che si era registrata nello scorso mese di gennaio, complessivamente inferiore ai 40 microgrammi. E’ andata meglio nella zona di via Togliatti, dove la centralina posta all’interno del Parco della Resistenza ha registrato un valore giornaliero medio di 35 microgrammi. Va ricordato che nella letteratura media si evidenzia un’associazione statisticamente significativa tra le concentrazioni atmosferiche giornaliere di NO2 e le consultazioni mediche, i ricoveri per malattie respiratorie, problemi respiratori nei bambini e l’incidenza di attacchi d’asma. Analogamente preoccupante il discorso relativo al PM10 o particolato. A fronte di un livello nelle 8 ore di 45 microgrammi raccomandato dall’OMS, a Villa Albani si è toccata la quota giornaliera di 46 microgrammi. Secondo l’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, “il particolato è l’inquinante col maggior impatto sulla salute umana. Vari studi epidemiologici sugli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico da particelle, hanno evidenziato associazioni tra le concentrazioni in massa del PM10 e un incremento sia di mortalità che di ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie nella popolazione generale. I soggetti ritenuti maggiormente sensibili a tali effetti sono in particolare, gli anziani, i bambini, le persone con malattie cardiopolmonari croniche”. Difficile dire quali possano essere state le cause dell’impennata dei valori degli agenti inquinanti registrata ieri l’altro a Civitavecchia. Il principale imputato, visto che la centrale a carbone è ormai ferma e il traffico crocieristico, a livelli bassi in questo periodo di bassa stagione, è il traffico veicolare, considerato anche le zone dove si sono registrati i valori più alti.
1 Comments
giovanni
Gente della città buon giorno dare la colpa all’ENEL con TVN era una cosa fasullissima.
Ma avete mai dato uno sgurdo sulle vie cittadine piene fino all’orlo di macchine che girano e girano e senza vento i gas di scarico li depuriamo noi con i nostri polmoni.
Ci vorrebbero far acquistare auto completamente elettriche ma dato che i numeri sarebbero altissimi , dando per scontato che abbiamo i tanti soldini che costano, il problema successivo sarebbe la loro ricarica attaccandole alle prese casalinghe con relativa spesa aggiuntiva e con collegato il problema degli scarichi di TVS che nessuno ma proprio nessuno ne prende atto.
Il metano bruciato da TVS è un composto di carbonio (C) e di idrogeno (H), con formula CH4 e con le ciminiere basse e poco vento gli ossidi di carbonio ce li respiriamo noi.