Aridatece Largo della Pace. Viene proprio da lanciare questa invocazione alla luce di quanto avvenuto negli ultimi giorni, in particolare durante lo scorso week end, quando centinaia di crocieristi, un tempo indirizzati e smistati nella grandissima area che si trova tra via Tarquinia e Varco Vespucci, sono stati costretti a camminare, in condizioni di pericolo, all’interno del porto prima di poter raggiungere il centro cittadino.
Uno spettacolo obiettivamente poco simpatico, quello rappresentato dalle carovane di turisti che, come componenti di un gregge di pecorelle smarrite, alcuni con trolley al seguito e altri no, percorrono a piedi uno dietro l’altro la parte più angusta dello scalo marittimo, quella che dalla darsena romana conduce a Porta Livorno. Oltretutto, attualmente, ai crocieristi viene praticamente interdetto l’accesso ad una parte della città, quella che da largo della Pace porta a Piazza Calamatta e in qualche caso anche oltre, visto che molti, anziché uscire da Porta Livorno proseguono ulteriormente il loro cammino, arrivando a sbucare a Varco Fortezza e quindi in viale Garibaldi. Ci sono, come detto, notevoli problemi di sicurezza, ma c’è anche qualche risvolto di carattere economico, perché tutti quei crocieristi difficilmente, una volta usciti dalla parte più a sud del porto, hanno poi modo e possibilità di visitare ad esempio il centro storico di Civitavecchia. Di qui l’opportunità che Largo della Pace torni a svolgere il ruolo che ha avuto per anni, di smistamento di tutto il movimento dei crocieristi e che era stato sospeso per quasi due anni in seguito alla pandemia e alla giusta decisione di mettere l’area a disposizione della Asl per l’effettuazione dei tamponi. Da fine marzo, però, l’area è tornata nelle disponibilità dell’Autorità Portuale e sarebbe quanto mai opportuno che tornasse a svolgere il compito per il quale era stata ideata. Prima, ovviamente, che tutto il discorso riguardante il sistema di accoglienza e smistamento dei turisti del quale si parla da anni trovi attuazione.
2 Comments
Giuseppe
Largo della pace deve tornare alla città come valvola di scambio e diminuizione del traffico nel centro i,turisti possono essere lasciati tranquillamente nel porto,storico ad un passo dal,centro,dal mercato e dalla stazione ridando vita a,tutti i locali dove c erano una volta le pescherie
residente
bravo giuseppe,approvo pienamente,largo della pace dovrebbe diventare un parcheggio di scambio,non un imbarcadero per tassinari ncc e autobus.
però così parliamo di soldi in movimento……………..