Sono stati gli agenti della Polfer di Civitavecchia ad arrestare il ventiseienne rumeno che ha ucciso, lunedì scorso, l'architetto Alberto Falchetti, 59 anni, art director del rotocalco "Grand Hotel". I poliziotti lo hanno fermato alla stazione di Civitavecchia, dopo che era da poco sceso dal treno proveniente da Roma.
L'uomo, secondo quanto si è appreso, era in compagnia di un altro connazionale, ma che al momento risulterebbe assolutamente estraneo all'assassinio del professionista romano. Erano circa le 21 di ieri sera, quando i due sono scesi dal convoglio appena arrivato in città. Avevano intenzione di prendere la nave per Barcellona, ma quando si sono accorti che non c'erano navi in partenza per la Spagna, avevano deciso di riprendere un altro treno per la Francia, da dove poi avrebbero proseguito il viaggio per la penisola iberica.
Gli agenti della Polfer hanno fermato i due per un normale controllo. L'atteggiamento fin troppo tranquillo dei due li ha insospettiti e quindi hanno eseguito un controllo più approfondito al terminale. Lì hanno trovato che da poche ore erano stati inseriti i dati del romeno, sospettato di essere l'autore dell'omicidio dl Falchetti, al termine di un festino gay avvenuto nell'appartamento dell'architetto in via Augusto Valiero al quartiere Aurelio della capitale. Quindi è stata immediatamente avvertita la squadra mobile di Roma e poco dopo il rumeno è stato tradotto nella capitale. Il ventiseienne rumeno a quanto pare ha poi confessato l'omicidio al termine di un lungo interrogatorio.