CIVITAVECCHIA – Si è svolto ieri presso la fondazione Cariciv il convegno promosso dalla Asl ROMA4 “La Nascita colora la vita” sul percorso nascita della Asl Roma 4. Un pomeriggio partecipatissimo, con una sala gremita che ha dimostrato come il territorio tenga davvero con tutto il cuore a ciò che la Asl Roma 4 sta creando intorno al valore più importante di tutti: quello della famiglia.
Il Commissario straordinario Giuseppe Quintavalle ha ringraziato i numerosi presenti, la presidente della fondazione Cariciv per l’ospitalità e ogni singolo operatore che si occupa di maternità, quanti lavorano quotidianamente, un grazie soprattutto per aver accettato questa scommessa di realizzare e far diventare vero questo sogno su un percorso nascita che segua in tutto e per tutto i nuovi genitori. Proprio qualche giorno fa una commissione regionale e nazionale ha “promosso” il reparto maternità del San Paolo, riconoscendo l’importanza nevralgica di questo territorio, ne hanno riconosciuto i miglioramenti e hanno accolto le nuove proposte. Quintavalle ha ringraziato anche le associazioni che da sempre sul territorio, operano a stretto contatto con la Asl, nel sostegno al paziente e alla famiglia. Tra i progetti importanti che si perseguono in collaborazione con le associazioni, quello del protocollo in itinere sull’attività UNICEF e Asl per far diventare l’ospedale San Paolo di Civitavecchia “Amico del Bambino”. Il Commissario ha sottolineato anche l’importanza del ruolo della pediatria, e delle competenze relative alla rianimazione del neonato, in quanto la scelta della sede del parto spesso è influenzata dalla fiducia nella assistenza al neonato fornita da un determinato punto nascita. Al fine di mantenere un livello di assistenza elevato nella rianimazione neonatale in sala parto, da circa 3 anni è attivo presso la U.O.C. di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale San Paolo, il Centro di Educazione Continua Permanente nella Rianimazione Neonatale. Con l’ausilio di numerosi manichini dedicati e di filmati originali, si cerca di ricostruire durante ogni esercitazione, anche da un punto di vista emotivo, eventuali situazioni di emergenza in sala parto. I corsi sono tenuti continuamente dal dottor. Giovanni Ghirga e dalla dottoressa Claudia Orchi al personale medico e non medico che durante un parto può trovarsi a dover partecipare alla rianimazione di un neonato. Sicurezza quindi, che unita all’umanità di un percorso che mette al centro la famiglia, rende la nascita una esperienza da celebrare, da vivere in pieno, e in tutta sicurezza. Mantenere un alto livello di performance nell’affrontare le emergenze neonatali garantisce una maggior possibilità di successo e indirizza certamente la scelta di una futura mamma verso un punto nascita come quello dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia.
Medici, operatori dei consultori, mamme che hanno testimoniato la loro esperienza, personale sanitario di ogni ruolo e grado, un pomeriggio dedicato non solo ai risultati, ma anche al successo di un percorso che coinvolge tutti, dal territorio fino all’ospedale.“Come donna sono fiera di far parte di questa rete di sostegno alle donne” ha dichiarato il Direttore Sanitario Carmela Matera “La nostra Azienda sostiene le donne e le famiglie, cercando di individuare tutti i campi, dal sostegno medico a quello psicologico, agli sportelli antiviolenza”.
Il Dott. Lena, da un anno alla guida della ginecologia e ostetricia, ha esposto il suo entusiasmo nei confronti di un percorso bellissimo, un percorso che lo soddisfa personalmente e che segue da vicino con grande entusiasmo, e che con soddisfazione ha visto in questo anno dare ottimi risultati. Il percorso nascita, è un chiaro esempio di quello che è il percorso circolare che deve nascere dalle esigenze della popolazione, passare per l’ospedale e poi tornare al territorio. La Asl deve dare le risposte e offrire un servizio, attraverso quella che è diventata una abbiamo una squadra consolidata, quasi una famiglia, dove c’è il piacere di lavorare insieme, dove c’è l’ascolto della paziente, dove c’è umanità.
All’inizio del percorso si è partiti dalla chirurgia, per rispondere a una esigenza reale, e per creare questo percorso della fiducia, la fiducia che occorre per costruire il ponte tra l’azienda sanitaria e le persone.
Il Dott.Turci responsabile del DAPSS ha esposto i progetti organizzati in sostegno della donna e della famiglia, in collaborazione con le associazioni del territorio, come le giornate della salute e i corsi gratuiti per la disostruzione pediatrica, e il prossimo corso sull’allattamento che verrà fatto nel secondo semestre dell’anno 2019.
Il percorso nascita è l’insieme delle prestazioni offerte dalla ASL Roma 4 per promuovere la salute di madre e bambino e fornire adeguata assistenza e sostegno alla donna e alla coppia in fase preconcezionale, durante la gravidanza, il parto e il puerperio fino al primo anno di vita del bambino. Il percorso inizia con l’agenda della gravidanza, un dono pensato proprio dalla Regione Lazio, che seguirà la mamma sia nella fase medica (con registrazione dei dati ed esami) che in quella pratica e psicologica, con consigli utili dettati dalle linee guida del Ministero della Salute. Alle donne in gravidanza vengono offerti controlli periodici con il medico ginecologo e/o con l’ostetrica e prestazioni diagnostiche presso il Consultorio Familiare, gli Ambulatori e il Presidio Ospedalierio. Tutto il personale sanitario che opera nel Punto Nascita (Ginecologi, Ostetriche Infermieri) si pone come obiettivo fondamentale la valorizzazione della qualità dell’esperienza del parto promuovendo il parto fisiologico e le buone pratiche assistenziali basate sulle evidenze scientifiche attuali. Il parto è una esperienza di vita che va celebrata, per questo gli operatori sanitari della Asl Roma 4 si pongono come obiettivi: la centralità della donna e non degli operatori, in tutte le fasi del percorso assistenziale, il rispetto dei valori, della cultura e della volontà della donna e della coppia,un ambiente tranquillo, limitando il numero degli operatori sanitari presenti a quelli realmente necessari,la vicinanza di una persona di riferimento, Il rispetto dei tempi fisiologici del travaglio, il ricorso all’episiotomia e altre procedure mediche solo su indicazione clinica e non come interventi di routine, il clampaggio ritardato del cordone ombelicale per determinare un miglior adattamento alla vita da parte del neonato, il contatto pelle-pelle, mediante contatto precoce e prolungato del neonato e della mamma, che non vengono separati nelle prime due ore del post-partum per favorire l’avvio dell’allattamento al seno.