Si è riunita ieri pomeriggio, presso l’Aula ‘R. Pucci’ del Comune di Civitavecchia, la Conferenza Locale per la Sanità della ASL ROMA F. L’intervento del Direttore Aziendale dottor Giuseppe Quintavalle, dopo l’ introduzione del Presidente della Conferenza, il sindaco di Civitavecchia Pietro. Tidei, ha messo in evidenza tutto il lavoro svolto nel corso degli ultimi tre anni di gestione, sottolineando come l’impegno della Direzione Aziendale in tal senso sia stato sempre convinto, collegiale e condiviso.
Un lavoro di gruppo insomma che, pur nei limiti della non favorevole contingenza economico finanziaria e nella sempre più stringente compressione di risorse, ha consentito il completamento di numerose rielaborazioni strategiche, la messa a punto di nuovi e più efficienti modelli organizzativi, e la realizzazione di importanti e indispensabili ammodernamenti strutturali.L’ imminente avvicendamento gestionale, con gli incarichi direzionali ormai scaduti o prossimi alla scadenza, troverà una situazione completamente mutata: in positivo per le tante azioni di ammodernamento via via perseguite, ma purtroppo anche in negativo per la cronica situazione deficitaria riguardo alle risorse ed in particolare, tra queste, quelle umane.
Un gap storico (e consolidato) di oltre cinquecento unità lavorative rispetto alla pianta organica a cui entro la fine dell’anno si potrebbe aggiungere ‘in peius’ la scadenza del contratto per tutti i numerosissimi precari che in questa Azienda ricoprono spesso carenze apicali.
Questo il quadro di una ASL di Provincia molto sui generis, completamente diversa dalle ASL Metropolitane, e con caratteristiche specifiche che dovranno essere comunque attentamente considerate da chi avrà il compito di ristrutturare/risanare la sanità regionale.
L’assemblea ha concordato la necessità di inviare una nota urgente al Commissario Bondi che sottolineasse, tra le tante, le criticità non più differibili e di urgente risoluzione: la vacanza di rappresentanza legale dell’AZIENDA dal prossimo 1 dicembre, la situazione esplosiva della scadenza di contratto per i precari , la definizione del futuro dell’Ospedale Padre Pio di Bracciano dopo la sentenza del Consiglio di Stato e la carenza di centinai di unità lavorato via nei vari ruoli.
L’intervento conclusivo del dott. Quintavalle è stato di augurio di buon lavoro a chi presto prenderà le redini della ROMA F.
A margine della conferenza va comunque detto, è di ieri pomeriggio l’ennesimo attacco della Segreteria S.E.L. Civitavecchia, che quello che lascia esterrefatti è il modo per alcuni ‘decisori’ di comprendere la politica come un movimento di uno o più capipopolo, che altro non deve fare che sollevare le folle, a tutti i costi e con tutti i mezzi necessari.
Il lavoro svolto negli ultimi tre anni ha testimoniato invece un messaggio di continuità e correttezza amministrativa che ha portato in termini di risultati sia quelli prettamente amministrativi che soprattutto di cambiamento di pensiero.
Mai come oggi la Asl non è stata abbandonata e lo dimostrano i fatti: nonostante le numerose questioni e le criticità in essere si è continuati nell’opera di contenimento dei costi, al fine di ridurre le sacche di inefficienza e di sprechi.
La Asl RMF, tra “un proclama e l’altro”, ha puntualmente rispettato i parametri imposti dalla spending review sin dal 2011, a testimonianza dell’esistenza di una cabina di regia sana e lungimirante.
Lungimiranza necessaria ma purtroppo assente da troppi anni in una ASL come la F, martoriata da sempre dalla questione personale. Proprio su tale aspetto non siamo per niente d’accordo che dovremmo scrivere comunicati o proclami di agitazione. Una Asl, con la serietà che l’ ha contraddistinta, deve muoversi considerando i passi normativi necessari. In tre anni nessun precario è andato a casa ma tutto ciò evidentemente non basta .
“Ogni singolo precario – commenta il dr. Quintavalle – è stato rispettato umanamente e professionalmente, trattato alla pari dei dipendenti a tempo indeterminato, e direi anche motivato e valorizzato. In tre anni nessun precario è andato a casa ma tutto ciò evidentemente non basta”
“Per ogni singolo precario si è proceduto alla richiesta di proroga alla Regione dimissionaria e soprattutto al Commissario di Governo dottor Bondi, che in qualità di Commissario ad acta per la sanità , ha il compito di comprendere le dinamiche che hanno portato al disavanzo che conosciamo prima di porre in essere le giuste misure.”
“Allo stesso dott. Bondi questa Direzione ha provveduto, sin dal Suo insediamento, a fornire la corretta informazione con documenti in mano e non con articoli di giornale (non spetta a noi) sia della situazione precari (e personale in genere) in procinto di essere ‘licenziati’ che dei rischi che potrebbero da questo derivarne.”
“Il dr. Bondi non è semplicemente un ‘head cutter’ , come tanti lo hanno sommariamente dipinto, ma purtroppo ha la responsabilità di assolvere a compiti non Suoi, e principalmente alla razionalizzazione delle scarse risorse. La conferenza dei sindaci appena tenutasi ha confermato l’operato dell’attuale Dirigenza della ASL, ma ha anche chiesto con forza al dr. Bondi di volersi interessare della questione precari. Forse non eravate informati dell’interesse del sindaco Tidei sulla questione? Noi seguitiamo a lavorare in continuità sino all’ultimo minuto, perché siamo abituati a farlo in modo silenzioso, senza chiacchiere, lasciando però un segno nel bene e nel male.”
“L’ammodernamento della sezione radiologica aziendale, e l’introduzione di RIS PACS che permette di visualizzare le immagini radiologiche in tutte le strutture aziendali, l’arrivo di 2 TAC di ultima generazione, di una Risonanza Magnetica Nucleare finalmente (unica pubblica in ASL), di una MOC, la messa in funzione della risonanza magnetica articolare da noi trovata abbandonata, non sono per noi segni inutili ma tangibili e chiari esempi di rispetto della popolazione e sopratutto buon uso delle risorse.”
Da ultima la presa di posizione del Coordinamento Precari ALS ROMA F, per voce del dr. Sebastiano Fava che ha dichiarato:
“In riferimento alla nota pubblicata da S.E.L. di Civitavecchia su TRCgiornale.it , il coordinamento precari dell’Azienda ASLRMF condivide in parte l’analisi esposta da SEL riguardo il tentativo di smantellare il sistema sanitario regionali con tagli lineari da parte di un tecnico il cui unico obbiettivo è quello “di ridurre i costi dell’assistenza sanitaria riducendo o chiudendo i servizi senza preoccuparsi di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza”.
Non condividiamo l’analisi di SEL circa “il tentativo da parte della attuale Direzione Aziendale, di nascondere il drammatico scenario che si sta prefigurando per la nostra ASL”. Da diversi mesi il coordinamento precari in stretta intesa con la Direzione Strategica al suo completo, ha denunciato, manifestato, pubblicato e informato tutti gli organi istituzionali, la stampa, referenti politici, sindaci e non, del drammatico scenario che si prospettava il 1 gennaio 2013.
Con forza e con passione abbiamo protestato il 27 ottobre alla manifestazione nazionale dove le nostre interviste, sempre concordate ed autorizzate dalla Direzione Strategica, sono andate in onda sul TG1, TG2, TG3.
Abbiamo cercato di fare quanto più possibile “rumor” attraverso tutti i mezzi possibili sempre con l’appoggio incondizionato della Direzione Strategica e di tutti i Direttori UOC che in tutto questo si sono sempre schierati al nostro fianco.
Abbiamo bussato a numerose porte e tutti ci hanno sempre risposto che in Regione, dopo le dimissioni della Polverini, non si sa con chi parlare.
Con la Direzione Strategica residua abbiamo preparato e condiviso il documento inviato a Bondi, ai Sindaci del comprensorio della RMF ieri riuniti in Conferenza. Con nostra grande meraviglia ma altrettanto compiacimento abbiamo notato che il Presidente della Conferenza, Pietro Tidei aveva letto il documento, l’ha fatto proprio e lo ha condiviso con gli altri Sindaci presenti ed è stato inserito nella nota mandata a Bondi.
Anche riguardo ai reparti inaugurati e non aperti, in cui non vogliamo entrare in polemiche strumentali, abbiamo manifestato con striscioni riprese dalla stampa ” senza di noi rimarranno scatole vuote”.
Le nostre proteste sono rimaste “scatole vuote” come quei reparti agli occhi delle forze politiche di destra e di sinistra.
Oggi, di fronte alla drammaticità della situazione e cavalcando un’onda di protesta di lavoratori che con il 1 gennaio saranno senza stipendio, senza lavoro e ai propri figli non riusciranno a dare un tozzo di pane ci si accorge che qualcuno non ha fatto niente.
Noi andremo avanti nella nostra protesta e se qualcuno vuole unirsi a noi lo faccia pure in nome e per conto dell’interesse del bene supremo che è il diritto alla salute.”