Una denuncia penale, tre sanzioni amministrative per un totale di 90mila euro, e 1100 navi monitorate. Sono i numeri delle diverse operazioni che la Capitaneria di Porto ha condotto durante l’estate per contrastare l’inquinamento in porto prodotto dalle navi. Un fenomeno che tanto allarma i cittadini, soprattutto quanti risiedono nelle zone circostanti lo scalo marittimo e che vedono spesso un denso fumo nero fuoriuscire dalle ciminiere delle grandi navi da crociera o da quelle dirette verso le isole.
“Abbiamo effettuato un monitoraggio continuo con controlli quotidiani. Quasi tute le navi da crociera si affidano a sistemi che garantiscono il lavaggio e la pulizia dei gas di scarico e questo riduce notevolmente i casi di inquinamento. La nostra attenzione – ha puntualizzato il comandante della Direzione Marittima del Lazio Giuseppe Tarzia – è però sempre molto alta e siamo pronti a mettere in atto azioni sempre più incisive se necessario. In particolare la nostra attenzione è rivolta al controllo della percentuale di zolfo nel carburante e proprio su questo aspetto sono arrivate le sanzioni”. L’amministrazione nei mesi scorsi ha però chiesto alla Capitaneria norme più stringenti e di adottare l’ordinanza in vigore nel porto di Napoli. “Abbiamo già discusso su questo aspetto con il Comune. Ad un primo incontro – ha chiarito Tarzia – ne è seguito un altro dove abbiamo presentato le nostre osservazioni sull’ordinanza in questione ma stiamo ancora in attesa di una risposta dell’amministrazione. La nostra disponibilità e attenzione su questo tema non è in discussione”.