La riformista Fabiana Attig risponde per le rime all'avvocato, Davide Capitani, che come noto aveva definito “indecoroso l'atteggiamento processuale e sostanziale tenuto da Alessio De Sio, in qualità di querelante e di Fabiana Attig, in quella di querelata” per i fatti verificatisi quando l'esponente azzurro vestiva i panni di sindaco e la stessa Attig quella di no coke, unitamente ad Angelo Pierotti.
Per la Attig, l'accanimento del legale nei suoi riguardi non trova alcuna logica, se non quella della persecuzione personale che oltre a mortificare, scredita l'ordine degli avvocati, verso cui l'ex no coke è intenzionata a rivolgersi. La Attig conclude dicendo di non aver ancora deciso se accettare o meno la remissione della querela di De Sio, mentre lo stesso legale ed il suo cliente, approfittando, il giorno del processo, della sua assenza in aula, hanno chiesto l'estensione della remissione della medesima querela.