“Le scomposte e stupide accuse del CdA Seport dimostrano quanto siano fondate le mie preoccupazioni”. A parlare è la coordinatrice di Freedom, Fabiana Attig, per la quale i dirigenti della società portuale cercano con ogni mezzo, compresa la calunnia, di nascondere le loro difficoltà e quando parlano di interessi personali forse si riferiscono a loro sessi. “Rendano pubblici – prosegue la Attig – i presunti interessi di cui parlano, chissà che non si scopra che la sottoscritta non ha parentele e aziende da difendere”. Freedom sostiene di attendere ancora la presentazione del piano industriale e l’effettivo investimento che i soci intendono fare. “Se non sarà chiarito – conclude – saremo noi a presentare pubblicamente le nostre proposte per rendere la Seport finalmente competitiva”.