Dopo l’intervento congiunto di Ivan Magrì, Alessio Gatti dei democratici di sinistra e Valerio Mori della sinistra giovanile sulla richiesta di intervento di Marrazzo in merito al blocco dei lavori di riconversione di Torre Valdaliga Nord scende in campo l’esponente dei DS, Fabiana Attig. Cliccare per leggere la nota integrale. “Accolgo con soddisfazione la “nuova”presa di posizione che alcuni compagni della segreteria DS, hanno manifestato attraverso la stampa cittadina sulla vicenda della riconversione della centrale a carbone di Civitavecchia”. Condivido che il tavolo de l’unione debba affrontare con la massima urgenza la questione -programma politico- dove ai primi punti ci sia ; la questione energetica, il porto, la sanità ambiente. Argomenti questi, apparentemente slegati, al contrario strettamente interconnessi. Certo è però, che per facilitare il compito all’Unione i partiti debbano necessariamente avere una linea, magari, unitaria e largamente condivisa con il partito stesso. Io naturalmente parlo per il mio. Credo che il “Primato della Politica de l’Unione ” a questo deve necessariamente lavorare, trovando soluzioni che non lascino dubbi o perplessità sull’azione di governo che il centro sinistra, tutto, intende attuare in termini di sanità, sviluppo e occupazione. E’ vero condivido con i compagni che su tutta la vicenda carbone ci sia stata e c’è ancora pochissima trasparenza, ma aggiungo a 360°. Ripercorrendo le tappe di questo scellerato progetto non posso fare a meno di ricordare posizioni diametralmente opposte a quelle di oggi, non posso dimenticare alcune pesanti assenze o mancati pronunciamenti, come non posso dimenticare che i parametri fissati dal protocollo di Kyoto sono pressoché gli stessi di 5 anni fa, argomento questo sempre sostenuto da tutto il movimento No Coke. Mi permetto di fare queste semplici affermazioni con cognizioni di causa, perché in tutti questi anni di battaglia sulla “cultura ambientalista”, non mi pare di aver visto, forse mi è sfuggito, (MA SI SA IO CORRO DA SOLA!!), in prima linea questi autorevoli compagni ne tanto meno ho letto documenti politici che vertevano in tal senso! Ora considerando che, sia il responsabile all’energia Alessio Gatti che Ivan Magrì e Valerio Mori, hanno sposato in pieno la “cultura ambientalista” tanto da sentirsi in dovere di scrivere a Marrazzo, all’indomani dell’avvenuto appuntamento, per rimarcare richieste e concetti frutto di battaglie altrui dove nessuno era escluso. Attendo con impazienza, una costruttiva “largamente partecipata discussione” all’interno del partito su un argomento di dimensioni enormi quali quello della riconversione della centrale a carbone. Discussione che auspico tenga in considerazione alcuni fattori di non poca rilevanza quali: il pieno riconoscimento alla minoranza del partito di aver sempre sostenuto con coerenza politica la linea no al carbone da cinque anni; l’impegno della maggioranza del partito ad affrontare la vertenza carbone partendo dalla tutela della salute pubblica e dalle ragioni della gente e della popolazione dell’intero comprensorio coinvolto; sgomberare dal campo ogni ipotesi di ragionamento su eventuali soluzioni di riduzione della taglia dei gruppi a carbone; declinare, cassare, la volontà di rivedere l’attuale convenzione Enel. Credo che la piena applicazione della concezione “democratica e partecipativa” della gestione pubblica, sta nel valore aggiunto che solo il primato della politica determina attraverso la chiarezza e il rispetto dei diritti di tutti, tanto più quando in ballo ci sono argomenti come, tutela, sviluppo, occupazione, crescita economica culturale e sociale, di una città. Concludo auspicando che le manifeste intenzioni dei tre siano veramente una profonda analisi politica e non il frutto di un concordato opportunismo politico finalizzato alla sola propaganda in vista delle prossime scadenze elettorali”.
Fabiana Attig
Direzione DS
(cultura ambientalista)