Il Convegno “Energie e Competitività” svoltosi lo scorso 7 luglio a Roma non può considerarsi un documento politico dei DS. E’ quanto sostiene l’esponente dei Democratici di Sinistra, Fabiana Attig. Cliccare per leggere l’intervento integrale. “Sono contenta per il tanto zelo dimostrato dal presidente del movimento politico l’Officina Leopardo, nel metterci a conoscenza delle sue sporadiche gite culturali fuori porta. L’aver partecipato al Convegno Nazionale DS ? Unione, “Energie e Competitività”, svoltosi a Roma lo scorso 7 luglio, non dimostra certo che il sig. Leopardo abbia ben capito di quello di cui si stava parlando o meglio, non può e non è certo autorizzato a “rigirare la frittata” su alcuni concetti fondamentali snocciolati durante il convegno. In primo non può considerarsi un documento politico del DS, un convegno dove erano presenti ministri del Governo Berlusconi, vari esponenti di tutto il panorama politico, rappresentanti Enel e non. Punto secondo, se il livello culturale fosse stato un attimino più elevato di un solo gradino, probabilmente si sarebbe compreso che: la soluzione fra le diverse fonti di alimentazione, il famoso mix, carbone, olio combustibile e gas, e tra le diverse innovazioni: cogenerazione, eolica, termoelettrica, geotermica ecc. Non è altro che un’analisi basata sui indicatori nazionali che tentano di dare una possibile soluzione per uscire dallo squilibrio economico determinato dal ben oltre 30% dell’ energia prodotta attraverso l’utilizzo dell’olio combustibile con costi elevatissimi determinati dall’alto prezzo del petrolio. Che lo scopo del convegno era appunto quello di individuare un equilibrio che potesse dare risposte ad una seria politica di risparmio energetico. E’ ovvio che per realizzare tutto ciò vanno ancora risolti alcuni punti critici, e qui la malafede di Leopardo che omette di dire che; il piano di riconversione delle centrali da olio combustibile a carbone può essere operativo soltanto quando vengono date ampie garanzie sugli interventi di ambientalizzazione e sulla logistica degli approvvigionamenti e dell’impatto ambientale, condizione essenziale per avere il consenso delle popolazioni interessate!!!! Ora se non vado errata le popolazioni interessate non sembrano proprio entusiaste ne moderatamente soddisfatte del progetto di civitavecchia. Punto secondo ritengo molto grave il fatto che l’enel utilizzi suoi dipendenti prestati al servizio di un sedicente movimento politico per seminare panico e minacce attraverso avvertimenti di possibili scontri sociali. Questo è inaccettabile sappia il Sig. Leopardo che saremmo li ad accoglierlo a braccia aperte insieme ai suoi compari, riguardo poi la sua preoccupazione sullo sviluppo e l’occupazione della città, sapremmo ben sfruttare le occasioni che si presenteranno così come Leopardo ha sfruttato la sua”.
Fabiana Attig
Direzione DS