Secondo i dati Istat nel 2019 si è registrato un aumento delle vendite al dettaglio con una crescita pari allo 0,8%. Bene anche la grande distribuzione con una crescita dell’1,4%, mentre i piccoli negozi sono in leggero calo con una flessione delle vendite dello 0,7%.
In netto aumento il commercio elettronico che ha fatto registrare una crescita del 18,4% e le vendite nei discount con un incremento del 4,5%.
Questi dati evidenziano due aspetti importanti. Da un lato gli italiani sono sempre più indirizzati ad acquistare prodotti online per una questione soprattutto di comodità e di risparmio; dall’altro lato puntano a comprare prodotti meno costosi piuttosto che di marca, soprattutto alimentari, per risparmiare.
In tale contesto soffrono i piccoli negozi tradizionali che devono fare i conti con la concorrenza pressante di e-commerce e grandi catene di distribuzione.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, evidenzia come la tendenza dei consumatori al risparmio stia mettendo in difficoltà i piccoli negozi, che spesso puntano proprio su prodotti di nicchia o artigianali e quindi più costosi.
Tuttavia le piccole realtà stanno provando a reagire proponendo soluzioni innovative e coinvolgenti per la loro clientela, facendo leva sui vantaggi dei negozi offline.
Nei negozi tradizionali, a differenza di quelli online, è possibile provare e toccare con mano i prodotti soprattutto se si tratta di capi d’abbigliamento.
Un altro aspetto da considerare, forse più romantico che pragmatico, è la possibilità di interazione diretta tra cliente e venditore che inevitabilmente si perde con l’online.
Alcuni negozi organizzano eventi a tema con concorsi, offerte speciali per particolari festività o promozioni “last minute” che durano 24 ore. Altri ancora stanno aprendo le loro porte all’online con pagine social per far conoscere i prodotti presenti nei negozi fisici, contrastando così efficacemente la concorrenza degli e-commerce.
Molti negozianti preferiscono diversificare la loro offerta e la loro produzione per rivolgersi ad un pubblico più ampio. Altri decidono invece di disdire il contratto di affitto di un negozio per aprire un locale più piccolo o semplicemente per chiudere l’attività in attesa di tempi migliori.
L’operazione può risultare complessa sia da un punto di vista fiscale che burocratico, e non tutti sanno come effettuare la disdetta del contratto di un locale.
Sul blog di Ufficio Postale c’è un articolo dettagliato che spiega come effettuare la disdetta del contratto di affitto di un negozio in modo chiaro ed intuitivo.
Nello specifico il contenuto editoriale indica chi può effettuare la disdetta del contratto, entro quali tempistiche e quali sono le modalità.