Il Comune al lavoro per mettere una pezza sui rincari della mensa. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Stefania Tinti ha spiegato di aver già contattato la società che si è aggiudicata il bando da 4,8 milioni di euro per i prossimi quattro anni. In particolare, si sta discutendo sulla possibilità di prevedere nuovamente gli sconti per i secondi e i terzi figli e di rimodulare le fasce legate all’ISEE, che con capitolato di appalto varati dalla precedente amministrazione, sono state ridotte a cinque, accorpando situazioni economiche differenti di alcuni nuclei familiari, in particolare nella fascia dai 20.000 ai 40.000 euro.
Se Vivenda non dovesse essere disponibile rispetto alle richieste del comune, i Servizi Sociali di Palazzo del Pincio si faranno carico delle situazioni critiche.
“Personalmente – spiega l’assessore Tintin – ormai da parecchi giorni, prima ancora che ci fosse un po’ di clamore mediatico, stavo lavorando con la nuova ditta che ha vinto questa gara di appalto di tipo europeo, con un capitolato varato dalla vecchia amministrazione. Era un capitolato che lasciava intravedere delle falle. In particolare, da otto fasce di reddito Isee si è passati a cinque, con una stretta che io trovo molto dolorosa per una fascia intermedia, quella tra i 20.000 e i 40.000 che è stata accorpata con una percentuale massima di spesa per le famiglie del 100%. Inoltre, non è stato più introdotto lo sconto per il secondo, il terzo ed il quarto o quinto. Ci sono quindi tipologie di famiglie che sicuramente soffriranno. Cosa stiamo facendo? Io sto lavorando direttamente con la ditta che ho prontamente contattato, trovando ascolto. Non so se arriveremo ad una soluzione, perché giustamente hanno vinto un bando di gara con quelle condizioni, ma l’interlocuzione che ho avuto più volte mi lascia ben sperare. C’è un consiglio d’amministrazione straordinario che sta valutando eventuali perdite sopportabili da parte dell’azienda, dopodiché, una volta che abbiamo questa risposta certa, andremo a valutare noi come comune come possiamo intervenire, senza ovviamente variare un capitolato su cui una gara è stata effettuata”.
Come si ricorderà, la questione era emersa a pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, fatto emergere dalla consigliera comunale di Alleanza Verdi Sinistra, Valentina Di Gennaro, sollecitata da tanti genitori e cittadini.
1 Comments
giovanni
Il costo di qualcosa ha una regola ferrea:
La richiesta aumenta di conseguenza il costo viene aumentato!!
Quando la richiesta diminuisce il costo diminuisce fino a che non si ottiene un bilanciamento.
Poi se dopo un pò la richiesta inizia ad aumentare anche il costo aumenta e questa altalena continua all’infinito.
L’aumento delle mense scolastiche va di pari passo con moglie e marito al lavoro e pargolo che Deve pranzare a scuola.