Personale e società di interesse generale. Su questi due punti si concentra il massimo sforzo prodotto dai vertici e del settore amministrativo dell’Autorità Portuale per avere l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso. Andando ad analizzare nel dettaglio la manovra finanziaria 2021 di Molo Vespucci emerge che sulla voce risparmi nel settore del personale, dove il taglio è di quasi due milioni di euro, una parte arriva dal costo complessivo degli emolumenti del segretario generale.
L’attuale, Paolo Risso, costerà all’ente nel corso del 2021 “soltanto” 170mila euro, a differenza dei 240mila euro che erano inseriti nel bilancio 2020, quando il ruolo era ricoperto da Roberta Macii. Nessuna differenza, invece, negli emolumenti fissi al personale dipendente, rimasti invariati nei due anni. C’è, invece, un calo del 28%, per quasi un milione di euro, sugli oneri della contrattazione decentrata o aziendale. Il dato si riferisce al taglio di alcune indennità ad una consistente parte dei lavoratori di Molo Vespucci e non, come già spiegato in un nostro precedente articolo, a quello dei ricchi assegni ad personam che, a quanto pare, sono intoccabili. Scarsamente significative le altre differenze, che riguardano un leggero taglio alle indennità e rimborsi spese per missioni compensato dall’aumento della spesa prevista per l’organizzazione di corsi di formazione. Gli altri risparmi consistenti, complessivamente nell’ordine di oltre 300mila euro, arrivano dagli oneri derivanti da rinnovi contrattuali e dai contributi previdenziali e assistenziali. Per quanto riguarda il presidente, la sua indennità di carica e i rimborsi spese sono stati fissati per complessivi 180mila euro, mentre l’erogazione del premio variabile, stimata in 60mila euro, è stata subordinata, così come per il premio di produzione 2020, al ricevimento dei contributi governativi previsti dal Decreto Legge numero 34 del 2020. Nonostante i tagli programmati, che riguarderanno soprattutto i corrispettivi assicurati a Port Mobility per i servizi erogati, le società di interesse generale determineranno uno sbilancio di circa 1 milione e 700 mila euro per Molo Vespucci. Ecco spiegata anche la ragione per la quale, nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi con i rappresentanti sindacali in merito alla situazione della Pas, la società che si occupa della security portuale, è arrivato un secco “no” alla richiesta di nuove assunzioni, che avrebbero naturalmente determinato un ulteriore aumento delle uscite per l’ente.