Giornata importante per il porto di Civitavecchia, dove si sta vivendo l’ennesimo avvicendamento alla guida dell’Autorità Portuale, accompagnato da strascichi giudiziari. Così era stato al momento della nomina dell’ultimo presidente, Fabio Ciani, con il ricorso presentato a suo tempo da Gianni Moscherini e così è oggi.
Mentre il neo nominato presidente Pasqualino Monti incontra per la prima volta la stampa nel suo nuovo ruolo, si attende la sentenza di merito del Tar del Lazio sul ricorso presentato da Ciani contro il commissariamento dell’Authority, disposto con decreto ministeriale. Un commissariamento che, come si ricorderà, si fondava su una serie di anomalie riscontrate nella gestione dell’ente che però, come l’ex presidente Ciani ha sempre sostenuto, e come del resto si riscontra anche da una lettura della documentazione, sembravano riguardare la gestione pregressa dell’ente con sede a Molo Vespucci. La causa di Ciani è l’ultima della mattinata al Tribunale amministrativo regionale dove, con ogni probabilità, sarà dibattuta introno alle 13, dopo di che si riunirà la camera di consiglio e potrebbero essere necessari anche alcuni giorni per conoscere la sentenza. Da parte sua Ciani, interpellato sulla nomina di Monti, non ha rilasciato dichiarazioni. “No comment”, sono state le uniche parole pronunciate rispetto alla scelta del ministero, alle quali ha però aggiunto poche frasi, dalle quali traspare sicuramente un certo rammarico per come si sono svolti i fatti. “Mi auguro solo che adesso che c’è un presidente che sta bene al ministro – ha detto infatti Ciani – si potranno sbloccare i fondi per il porto, dal momento che finora sono rimasti fermi, rischiando di trasformare quello di Civitavecchia in uno scalo di serie B”.