Subito dopo la pubblicazione della notizia del commissariamento dell’Autorità Portuale, le redazioni sono state letteralmente invase da una pioggia di comunicati stampa. Il primo a esprimersi è stato l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, il quale ha espresso i suoi “più sentiti auguri al comandante Fedele Nitrella”, affermando che adesso si apre una nuova stagione per l’Autorità Portuale e preannunciando un incontro con Nitrella al fine di “capire quali sono le linee guida sulle quali verterà la gestione dell’ente”.
Auguri a Nitrella anche dal capogruppo del Pdl, Dimitri Vitali, il quale insiste sulla necessità che “fin da subito gli enti preposti avviino la procedura per l’individuazione del nuovo presidente, una persona in grado di poter rilanciare l’economia in una visione strategica complessiva” spiega ancora Vitali, il quale aggiunge che la scelta dovrà essere frutto “di criteri quali capacità, esperienza e conoscenza delle materie portuali”. E l’auspicio per una scelta basata su “comprovate qualità tecnico-professionali e non politiche” arriva anche dal consigliere del Gruppo Misto, Daniele Perello, il quale afferma che il suo gruppo consigliare gli sottoporrà presto l’esigenza di discutere dello sviluppo portuale per quanto, vale la pena ricordarlo, il commissario deve semplicemente traghettare l’ente fino alla nomina del nuovo presidente. Perello lancia poi violenti strali nei confronti della gestione Ciani, parlando di “degrado commerciale” del porto, di uno “scalo arretrato di dieci anni” e di “fuga di armatori sotto l’ultima gestione” che a suo avviso avrebbe trasformato l’Authority in un comitato elettorale”. Dal centro-sinistra, invece, prede posizione Marco Piendibene, capogruppo del Pd, il partito di appartenenza di Ciani. In una nota definisce il commissariamento “un colpo di coda di un governo di centro-destra che ha le ore contate” e di “un atto mirato a scardinare un’importante istituzione in mano al centro-sinistra, che può diventare utile a ridosso di appuntamenti elettorali”. Piendibene afferma che “Ciani ha operato bene”, definendo il suo un “agire esemplare”, del quale ha pagato anche il prezzo di essere scambiato per irresolutezza. Piendibene ricorda poi che in condizioni simili a quelle di Ciani a Bari il presidente dell’Authority è stato reintegrato dal Tar dopo il commissariamento nel giro di due giorni e si chiede se, magari reintegrato al suo posto, “il nuovo corso di Ciani confermerebbe la stessa tolleranza verso chi ama agire nell’ombra”.