Respinto l’appello principale, improcedibile quello incidentale. Insomma, una bocciatura su tutta la linea. La Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato dalla società Medov contro il trasferimento delle quote dei vecchi soci della Port Mobility alla Rogedil. Analoga bocciatura era avvenuta nel gennaio di due anni fa da parte del Tar del Lazio, che aveva giudicato assolutamente legittimo l’iter seguito nell’occasione dell’Autorità Portuale di Civitavecchia.
Medov contestava anche l’affidamento in esclusiva da parte di Molo Vespucci a Port Mobility del servizio di gestione dei parcheggi e della mobilità in ambito portuale. A resistere, contro il ricorso presentato da Medov, non solo Port Mobility, ma anche la stessa Autorità Portuale rappresentata dall’Avvocatura Generale dello Stato. Come detto, in premessa, analogamente a quanto era avvenuto due anni e mezzo fa di fronte ai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale e mutuando il concetto dal frasario calcistico, non c’è stata praticamente partita. Sul punto principale del ricorso, quello che evidenziava l’illegittimità del trasferimento delle quote azionarie di Port Mobility dalla Sportiello Riparazioni Navali srl alla Rogedil Servizi srl, i giudici sono stati lapidari: il motivo era infondato e va quindi disatteso. Ovviamente, la Quinta Sezione del Consiglio di Stato, presieduta dal dotto Francesco Caringella, ha suffragato la sua sentenza con una serie di riferimenti di ordine giuridico che mettono in luce l’assoluta legittimità e congruità dell’iter seguito per il trasferimento delle quote azionarie. La sentenza mette fine, a meno di un improbabile ulteriore ricorso al Presidente della Repubblica visto l’esito dei due precedenti, ad una vicenda che si trascinava da qualche anno e che comunque contribuiva a determinare un clima di incertezza all’interno dello scalo marittimo. Un porto che, alla luce di un autunno che si annuncia caldissimo, può almeno avere una certezza su una questione quanto mai importante e che, olltretutto, riguarda decine di lavoratori.