Bando per il rimorchio, adesso esplode anche il caso della clausola sociale

Non solo le perplessità sulla possibilità che nel porto di Civitavecchia si determini una situazione dominante a fronte della partecipazione al bando per l’affidamento del servizio di rimorchio di una società, la Msc, che ha già concessioni in due diversi e importanti ambiti. Adesso arrivano anche le preoccupazioni che in caso di aggiudicazione da parte di soggetti diversi rispetto all’attuale concessionario, non sarebbe prevista la cosiddetta clausola sociale, nel senso che non ci sarebbe tutela per i lavoratori attualmente occupati a garantire il servizio.

Al riguardo si registra un intervento della Filt Cgil Roma Nord, che condividendo le perplessità in ordine al possibile insorgere di una posizione dominante espresse in un recente articolo del Trc Giornale, esprime poi preoccupazione perché l’Autorità Marittima avrebbe introdotto una clausola sociale che esclude, anziché tutelare, la continuità occupazionale. “Sembrerebbe, inoltre – si legge nella nota dell’organizzazione sindacale – che a domanda esplicita di uno dei partecipanti circa l’obbligo del mantenimento del personale sia stato risposto che tale obbligo non sussiste”. Ciò significherebbe che le circa 50 persone impegnate attualmente nell’effettuazione del servizio e che sono state formate al riguardo, correrebbero il rischio di rimanere disoccupati. La Filt Cgil sottolinea che il porto di Civitavecchia non è nelle condizioni di assorbire esuberi e soprattutto non si può permettere di perdere importanti professionalità maturate localmente. Aggiunge che, siccome molto verrà deciso nell’offerta economica in ordine al costo del lavoro, c’è anche il rischio concreto di un azzeramento della contrattazione di secondo livello. Praticamente, secondo il sindacato, nella migliore delle ipotesi gli attuali dipendenti avrebbero una riduzione degli stipendi, mentre nella peggiore si troverebbero disoccupati. “Tutto ciò – conclude la Filt Cgil – non può assolutamente essere tollerato e pertanto siamo pronti a mettere in atto le necessarie iniziative, nel rispetto delle normative vigenti, a tutela della continuità occupazionale e salariale”.