Coach Lorenzo Cecchini si toglie i sassolini dalle scarpe. Il tecnico della Ste.Mar 90 non è contento del momento che sta vivendo la sua squadra, ma allo stesso tempo non è nemmeno soddisfatto di quanto una parte della stampa sta dicendo sul quintetto rossonero, su cui sono piovute le critiche dopo le sconfitte contro Aprilia, Sora e Petriana. Ovviamente stanno incidendo fortemente gli addii degli americani Morris e Moore, ma l’allenatore di Fabriano guarda avanti e spera che la Ste.Mar 90 possa riprendersi nei playoff, che prenderanno il via il 30 aprile. VIDEO
“Molto probabilmente affronteremo Aprilia nei quarti di finale playoff – afferma Lorenzo Cecchini – oppure toccherà a Sora, ma tutto si deciderà nell’ultima giornata di campionato, che si giocherà il 23 aprile. Noi però dobbiamo pensare a noi stessi, cercheremo di fare un quadro generale della situazione in occasione della gara contro la Smit Roma Centro. Stiamo cambiando molto e non è facile riuscire a giocare subito al meglio dopo l’addio di Jamel e Mike. Siamo in difficoltà, ma vogliamo uscirne al più presto”.
Il coach non è rimasto assolutamente soddisfatto di quanto si stia dicendo riguardo la sua squadra e difende il gruppo, che sta vivendo un momento di chiara difficoltà, in cui stanno mancando sia i risultati che il gioco, ma che allo stesso tempo ha disputato un grande campionato nella prima parte di stagione, centrando addirittura dodici vittorie consecutive.
“Non ho apprezzato ciò che ha detto una parte della stampa – riprende Cecchini – siamo stati definiti irriconoscibili, ma forse ci si sta dimenticando cos’è accaduto con l’estromissione del campionato dei due americani. I nostri parametri sono diversi da quelli da altre squadre che stanno lottando per il vertice, quindi è chiaro che con queste due pesantissime assenze sarebbe cambiato qualcosa. E’ vero, siamo in difficoltà, ma certe cose non mi sembra corrispondano alla verità, si sta calcando la mano nei nostri confronti, certi giudizi non li comprendo. Abbiamo fatto qualcosa di importante ed i ragazzi devono essere rispettati per quanto ottenuto”.