Sarà un altro giugno molto caldo per i ragazzi classe 2008/2009 della 3epc Cestistica Civitavecchia: per il secondo anno consecutivo, infatti, i giovani rossoneri si giocheranno la finale del campionato Gold di categoria, dopo aver battuto la Petriana Virtus Roma nel match di semifinale.
Una gara, quella disputata al PalaRiccucci, che ha confermato quanto di buono stanno facendo questi ragazzi durante la settimana. La partenza è leggermente in sordina rispetto al solito, con entrambe le squadre contratte (il peso della posta in palio si fa sentire); i primi acuti, però, sono dei civitavecchiesi, che iniziano a ingranare le marce alte, pur non riuscendo mai a scappare sul serio per tutto il primo tempo (20-15 il parziale del primo quarto, sirena dell’intervallo lungo che manda le squadre a riposo sul 25-22). La pausa di metà gara fa bene al gruppo di coach Campogiani e Sciacca, che partono con un break di 13-4 che obbliga il coach ospite al timeout.
I capitolini si piazzano a zona e la luce in attacco per i padroni di casa si spegne per 5 minuti, con gli avversari che riescono a rosicchiare qualche punto durante il periodo di siccità offensiva civitavecchiese. La difesa rossonera, però, tiene, e la Virtus non riesce a completare la rimonta: i nostri tornano finalmente a giocare una buona pallacanestro in attacco verso la fine del terzo quarto, allungando di nuovo e affacciandosi all’ultimo quarto sul +7 (38-31). Finalmente sbloccati, gli ultimi 10 minuti sono tutti targati 3epc, che in un amen arriva a toccare anche il +18 che vale una gestione tranquilla degli ultimi possessi del match, chiuso sul punteggio di 56-40.
I 2008/2009 sono così in finale per il secondo anno consecutivo e affronteranno la vincente dell’altra semifinale (Pass-Scauri) domenica prossima, con campo di gioco e orario ancora da definire. Indipendentemente da come andrà, questi ragazzi si meritano tutti i complimenti del mondo, per aver dimostrato, ancora una volta, maturità e determinazione, soprattutto nei momenti più difficili di un match che poteva nascondere parecchie insidie.